Mario Monti riferisce in Parlamento


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L'Italia non fallirà, sacrifici e sviluppo

'Il Paese che stiamo disegnando è quello che dobbiamo consegnare ai nostri figli'. 'Fuori dall'euro c'è solo la povertà' d

Il premier illustra alla Camera le misure anti-crisi approvate dal consiglio dei Ministri. Ecco i passaggi salienti dell'intervento di Monti.

L'ITALIA DEI NOSTRI FIGLI
“L'Italia che stiamo disegnando è quella che dobbiamo consegnare ai nostri figli": pensando in prospettiva Mario Monti si rivolge al parlamento per illustrare il senso della manovra. "Il dovere di tutti è essere fedeli all'Italia- prosegue- Chiediamo sacrifici a tutte le componenti del paese. Non fare questi sacrifici, significa farne ben più gravi tra poche settimane, se non tra pochi giorni". Poi il premier allarga lo sguardo all'Europa e all'Euro: "Il nostro contributo sarà decisivo per superare anche la crisi europea, che rischia di diventare sistemica. Al di fuori dell'euro ci sono la povertà e la stagnazione, l'isolamento e assenza di futuro per il paese e le giovani generazioni”.

APPELLO AL PAESE
“Lo sforzo che chiediamo al paese non è solo grande, ma urgentissimo. Ma questo sforzo non sarà sufficiente se ciascun cittadino non contribuirà personalmente". Un poco ironicamente, Monti fa riferimento al celebre spread: "Oggi quell'indicatore che nessuno di noi considera mitico e che ci piace di più quando scende che quando sale, sta mostrando grande attenzione positiva per quanto abbiamo deliberato". Si smarca da alcune politiche economiche eccedenti: "La lotta all'evasione fiscale è una priorità, escludiamo la possibilità di condoni, che garantiscono gettito immediato, ma non funzionano sul lungo periodo. Vogliamo una fiscalità non punitiva, per le piccole imprese e le imprese individuali. La riduzione del debito pubblico è un'esigenza vitale e ogni deviazione rischia di far sprofondare in un abisso, l'esempio della Grecia è vicina". Poi un accenno a Berlusconi: "Con lettera del mio predecessore che sono lieto di salutare in quest'Aula , il governo si è impegnato a mettere in atto una serie di misure di riforme a partire dal pareggio di bilancio”.

5 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE
“Il decreto prevede anche un pacchetto di interventi di carattere ordinamentale per sbloccare le infrastrutture". Sottolinea poi il premier Mario Monti, annunciando in aula alla Camera che "la riunione di domani del Cipe ha l'obiettivo di mobilitare 5,2 miliardi per sbloccare interventi", tra cui il Professore cita l'alta velocità, il mose e interventi di manutenzione straordinaria su tutto il territorio nazionale, tra cui "diversi interventi nel mezzogiorno", come la statale jonica, e il porto di Taranto e la metropolitana di Napoli. E ha aggiunto: "L'Italia risanerà la propria economia quando riuscirà a spingere verso l'emersione vaste aree di economia sommersa, evasione ed elusione: a tal fine il decreto prevede un'azione sistematica di lungo periodo che parte da un'azione generale di uso di moneta elettronica e fatturazione elettronica”.

PENSIONI
"Grazie ai proventi dello scudo fiscale è possibile l'adeguamento delle pensioni pari due volte il minimo, cioè pensioni di circa 1000 euro al mese" sottolinea Monti. Che torna così su uno dei punti più controversi della manovra. Lo stesso che ha provocato le lacrime del ministro Fornero.

IVA
Monti spiega così gli aumenti. "In applicazione degli impegni presi con l'Europa, e per garantire la piena applicazione della clausola di salvaguardia" si è introdotto l'aumento dell'aliquota Iva dal 2012, così da garantire "il rientro del disavanzo e per evitare la riduzione drastica delle detrazioni per le famiglie" che verranno inserite "in provvedimenti successivi".

EUROPA
"Questo è un primo passo e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi lo sa particolarmente perché la sua lunga esperienza è ancora recente, di come ciò che si fa qui venga valutato e discusso in sede europea e sappiamo anche che l'Italia è pronta a fare ciò che deve fare ma non vuole che l'Europa non faccia ciò che deve fare". Nel rivolgersi all'Europa Monti si lascia scappare un piccolo lapsus chiamando Berlusconi "presidente del consiglio". Ma è l'Europa che resta punto fisso nei pensieri del premier: "Vi assicuro che armato di questo pacchetto io parto a nome del Paese a rappresentare con più forza, vigore e credibilità, che non deriva dalla persona ma da quanto l'Italia fa in casa propria, uno sviluppo maggiore dell'Ue che è ancoraggio sicuro per l'Italia".