Un milione di anziani si nutre poco e male perché ha il frigo sempre vuoto, rischiando una vera e propria malnutrizione: in media mancano all'appello almeno 400 calorie al giorno, soprattutto dalle proteine.
Anche un solo mese di dieta povera aumenta del 25 per cento la probabilità di ricovero in ospedale e accresce la mortalità. Necessario perciò riconoscere la malnutrizione e intervenire per risolverla a casa e in ospedale, dove arriva al 55 per cento la percentuale di anziani malnutriti, che mangiano poco e male: anche perché due su tre ammettono di avere difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
E sono molti anche gli over 65 con problemi orali trascurati che incidono pesantemente sulla possibilità di alimentarsi in modo corretto: quasi due milioni di anziani hanno problemi di masticazione, ma ben otto milioni di over 65 non si sono fatti visitare dal dentista nell'ultimo anno. I dati sono stati presentati durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), appena concluso a Firenze, e riguardano un'indagine dell'Istituto Nazionale per la Ricerca e Cura dell'Anziano di Fermo.
"La percentuale di chi non si nutre abbastanza sale al 55 per cento fra i ricoverati in ospedale e fra i pazienti delle case di riposo - afferma Niccolò Marchionni, presidente Sigg - Il ricovero è infatti un momento molto delicato per l'anziano che si alimenta con difficoltà: uno su tre è a rischio malnutrizione, per uno su cinque la probabilità è molto elevata. La malnutrizione accresce il rischio di infezioni, piaghe da decubito, depressione, deterioramento cognitivo ed è associata a una maggior mortalità''.
Per questo, spiega, e' molto importante riconoscerla, e non solo al momento di un eventuale ricovero, così da intervenire modificando la dieta e adattandola alle esigenze e alle difficoltà dell'anziano: vivere soli, avere pochi mezzi economici, soffrire di disturbi del cavo orale o di malattie reumatiche o neurologiche accresce moltissimo la probabilità di malnutrizione. Ulteriore causa di malnutrizione è la scarsa cura della salute orale: otto milioni di anziani sfuggono ai controlli di routine dal dentista, e ciò nonostante il fatto che circa due milioni soffrano di problemi di masticazione che rendono difficile nutrirsi correttamente. Solo uno su tre si sottopone regolarmente alle visite almeno una volta all'anno.
I dati raccolti su oltre 5000 over 65 nell'ambito del progetto PASSI d'Argento, promosso dal Ministero della Salute e dalle Regioni con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità, dimostrano che, infatti, sebbene il 16 per cento degli anziani abbia problemi di masticazione, solo pochi si fanno seguire da un dentista: solo quattro milioni di over 65 si rivolgono allo specialista almeno una volta all'anno per visite di controllo o trattamenti per risolvere eventuali disturbi del cavo orale.
Uno dei motivi principali per lo scarso ricorso alle cure odontoiatriche è, di nuovo, la scarsità di risorse finanziarie. Ma anche la paura del dentista non passa mai, come svela una ricerca di psicologi delle università di Brescia e Milano: la maggioranza teme il dolore, l'anestesia, il trapano.