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La Juve soffre, ma si riprende la vetta

Battuto il Cesena 2-0. Roma travolta a Firenze: due rigori e tre espulsi. Colpo Cagliari a Catania marchisio_296

di Nicola Iannello

La Juventus si riprende il primato solitario in classifica. Liquidando 2-0 il Cesena a Torino i bianconeri guardano tutti dall’alto dei loro 29 punti. Scavalcati Milan (vittoria sul Genoa venerdì) e Udinese (passata in casa dell’Inter sabato sera) a quota 27. La quattordicesima giornata conferma il momento della squadra di Conte, l’unica imbattuta della serie A, giunta all’ottava vittoria, a spese del Cesena.

Senza Pirlo per squalifica, l’allenatore juventino si affida a Pazienza nel suo centrocampo, con Vidal e Marchisio larghi; linea d’accatto con Pepe, Matri e Vucinic. Arrigoni schiera un 4-4-2 classico, con Mutu e Bogdani di punta. Proteste della Juventus per un fallo di Rodriguez su Lichtsteiner al limite per il quale l’arbitrio Doveri non ritiene neppure di intervenire. Vucinic pericoloso, Antonioli fa buona guardia. Più Juve che Cesena nei primi 45’. Malonga per Bogdani all’intervallo per i rimagnoli. Ancora Antonioli nega il gol a Vucinic. Spazio a Quagliarella per Matri e poi Del Piero per Vucinic, ma ‘Pinturicchio’ rimane in campo solo 6’ per un colpo alla testa (nulla di grave, qualche punto all’arcata sopraccigliare). Martinho prova ad alleggerire l’assedio, ma Buffon non si fa sorprendere. Quando la pressione bianconera sembra allentarsi arriva la rete. L’autore è Marchisio: stop di destro e sinistro radente sul primo palo appena entro l’area (72’); per il centrocampista della Nazionale sono già sei i centri in campionato (capocannoniere juventino con Matri). Il Cesena accusa il colpo. Il ko glielo infligge l’arbitro in collaborazione con l’assistente Bianchi: su un cross da destra di Lichtsteiner Antonioli anticipa di pugno Giaccherini facendogli carambolare il pallone addosso, l’attaccante bianconero ex Cesena gli rovina addosso; sarebbe rimessa dal fondo per i romagnoli ma per il signor Doveri è cartellino rosso diretto per il portiere con rigore. Esaurite le sostituzioni, Rodriguez va in porta ma nulla può sul tiro dagli undici metri di Vidal (83’). Juve capolista, Cesena penultimo a 9.

La Fiorentina sale a 17 punti grazie al largo successo sulla Roma: al ‘Franchi’ termina 3-0, con i giallorossi che finiscono in otto in virtù di tre espulsioni. Jovetic dal primo minuto in attacco accanto a Gilardino nell’undici di Delio Rossi, con Lazzari nel ruolo di trequartista. Luis Enrique schiera i brasiliani Cicinho e Taddei come terzini, De Rossi perno del centrocampo, Pjanic a sostegno di Bojan e Lamela. Svolta della partita al quarto d’ora: Jovetic salta Juan in area della Roma, il centrale brasiliano lo atterra (i due si strattonano a vicenda), per D’Amato di Barletta è rigore ed espulsione, lo stesso montenegrino trasforma (17’). La Roma non sbanda e prova anche a rendersi pericolosa, ma i viola trovano il raddoppio con colpo di testa di Gamberini su angolo dalla destra di Montolivo (44’). Nella fase centrale della ripresa Gago rimedia due cartellini gialli nel giro di un quarto d’ora: Roma in nove. Il finale è ancor più drammatico: Bojan para a due mani una conclusione ravvicinata di Nastasic: secondo rigore per i viola e terza espulsione per i giallorossi. Santiago Silva, subentrato a Gilardino, segna il penalty (86’). La Roma si ferma a 17, la Fiorentina sale a 16.

Esce il pari senza reti tra Chievo e Atalanta. Di Carlo cambia le carte in tavola: in avanti c’è Moscardelli e non Théréau a fianco di Pellissier, il rifinitore è Sammarco. Colantuono inserisce Bonaventura per lo squalificato Schelotto sulla fascia destra; Maxi Moralex dietro Denis nel reparto offensivo. Dopo appena 6’ Peluso accusa un problema al ginocchio, entra Bellini in difesa. Denis si danna in attacco e chiama Sorrentino a un balzo prodigioso su una girata spettacolare. Dopo il quarto d’ora della ripresa Colantuono mette Gabbiadini per Bonaventura. Di Carlo risponde con Hetemaj per Vacek e Théréau per Moscardelli ma il risultato non si sblocca. Chievo a 16 punti, Atalanta a 15.

Preziosa vittoria di misura del Bologna sul Siena: 1-0. Ramirez e Diamanti a supporto di Di Vaio nella formazione di Pioli. La coppia Calaiò-Larrondo nell’attacco di Sannino, con Angelo (al posto dello squalificato Brienza) a sostegno. Il gol della vittoria è di Di Vaio su tacco smarcante di Diamanti: il bomber rossoblù scavalca Brkic con un tocco sotto in diagonale (28’). Nel secondo tempo Diamanti su punizione colpisce l’incrocio dei pali. I bianconeri toscani reclamano per un tocco di braccio (largo) di Garics su colpo di testa di Calaiò. I felsinei raggiungono il Siena a 14 punti.

Nel match all’ora di pranzo il Cagliari espugna il ‘Massimino’ con un gran gol di Ibarbo (64’) e raggiunge il Catania a quota 17. Nel posticipo, invece, reti bianche fra Parma e Palermo. I rosanero confermano l'idiosincrasia alle gare esterne: in sette partite nessun gol e cinque sconfitte. Al 'Tardini' si vedono poco dalle parti di Mirante. Il Parma ci prova senza fortuna: nel primo tempo palo di Giovinco, nella ripresa traversa di Valiani. Benussi è chiamato a due interventi risolutivi dal solito Giovinco, così Mangia può festeggiare il secondo punto in trasferta e l'aggancio al Napoli a quota 20.