di Juana San EmeterioUN GIORNO IN PIU’
di Massimo Venier, Italia 2011, commedia, (01 Distribution)
Fabio Volo, Isabella Ragonese, Camilla Filippi, Roberto Citran, Pietro Ragusa,Luciana Littizzetto, Lino Toffolo, Stefania Sandrelli, Jack Perry, Valeria Bilello, Stella Pecollo, Paolo Bessegato, Roberta Rovelli, Anna Stante, Irene Ferri, Micaela Murero, Daniela Dimuro, Nick Nicolosi, Franco Ghibaudi, Hassani Shapi.
Un tram milanese può portare fino a New York. Non è semplice ma può accadere in un “Un giorno in più”, prima opera di Fabio Volo scrittore che arriva sul grande schermo. Il libro è stato un successo (più di un milione di copie, venduto in 18 paesi).
Il protagonista, Giacomo Pasetti (Fabio Volo) è alla soglia dei quarant’anni, manager, egoista, seduttore allergico alle responsabilità. Single per scelta e soprattutto abilissimo nell’evitare accuratamente ogni sorta d’impegno affettivo e sentimentale. Un giorno perde le chiavi della macchina per colpa dell’ennesima lite con una donna ed è costretto a prendere i mezzi pubblici per andare a lavorare. Proprio su un tram incontra tutte le mattine una ragazza (Isabella Ragonese). Uno scambio di sguardi e lei diventa presto una vera e propria ossessione. Si può amare una donna di cui non si conosce nemmeno il nome? La risposta arriva una mattina quando la ragazza lo invita a prendere un caffè e finalmente riesce a invitarla a cena. Ma quando la donna diventa reale, ha un nome, Michela, un lavoro e per di più è in partenza per andare a vivere a New York dove ha un incarico in una prestigiosa casa editrice, tutto si complica. Giacomo rimane solo dopo un bacio lunghissimo e un saluto dal finestrino di un taxi. La vita quotidiana riprende ma l’amore si sa fa brutti scherzi e basta passare per un aeroporto che l’impulso di raggiungere New York e lei è irrefrenabile. Giacomo la va a cercare. Michela non sembra così contenta di rivederlo, ha fatto di tutto per tagliare i ponti col suo passato, con l’Italia e gli uomini italiani e adesso eccole piombare Giacomo come a risucchiarla all’indietro. Giacomo le propone di fare i fidanzati a tempo, per quei pochi giorni che lo separano dal suo ritorno in Italia. È un gioco stupido ma perfetto per due persone che si piacciono e hanno paura di lasciarsi andare ma basta un giorno in più.
Fabio Volo parla a nome di una generazione quella dei trentenni che spiega “non è di bamboccioni e spaesati. I miei personaggi non hanno la sindrome di Peter Pan ma mettono se stessi al centro, hanno desideri reali, non indotti come sposarsi e fare figli. Vogliono essere semplicemente uomini e donne''. E Volo la racconta con un insolito tono romantico con una storia d’amore che vuole essere fuori dagli schemi. La difficoltà dei rapporti oggi, spiega, è dovuta ''alla mancanza dell'educazione al sentimento, che è seguita al crollo dei ruoli. Non ci hanno pensato i genitori, ne' la tv, ne' la parte intellettuale della società, che spesso sembra trovi screditante farsi capire''. Questa generazione Volo, nei suoi libri, l’ha rappresentata bene, visto il successo che hanno avuto. L’adattamento di “Un giorno in più” per il cinema è una sfida vinta. Il film è piacevole e intelligente anche grazie alla regia misurata di Massimo Venier che ha trovato l’equilibrio giusto evitando le trappole delle commedie sentimentali. L’ambientazione a New York dà al film un respiro internazionale. I personaggi si muovono in una città dinamica fotografata fuori dagli stilemi, impresa non facile. Anche Isabella Aragonese vince la prova rappresentando una ragazza di oggi, molto intraprendente nel lavoro ma con tante paure nella vita privata.
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