L'Italia si prepara a varare un pacchetto di misure 'anticrisi' che - secondo indiscrezioni - comprendera' interventi che vanno dalla tassa sugli immobili alle pensioni, dalla lotta all'evasione fiscale fino a una rivalutazione delle aliquote dell'Iva. Ecco come si regolano Europa e Stati Uniti e le modifiche recentemente introdotte da alcuni paesi proprio per far fronte alla crisi.
ICI
* FRANCIA - Ci sono due imposte sulle casa, entrambe prelevate dallo Stato, la 'taxe fonciere' e la 'taxe d'habitation' (che viene poi riversata ai comuni). L'ammontare delle due tasse per un appartamento di 40 metri quadri nel centro di Parigi e' di circa 1.400 euro all'anno.
* GRAN BRETAGNA - L'Ici non esiste. C'e' una tassa al mometo dell'acquisto della casa. La forma più simile è la council tax, per i servizi municipali (rifiuti, manutenzione strade, ma anche welfare). L'aliquota varia in base al tipo di appartamento in cui si vive. Ma è legata alla residenza, non alla proprietà.
* GERMANIA - Anche qui non c'e'. Il sistema fiscale immobiliare e' completamente diverso dal nostro. Ad esempio chi affitta una casa viene trattato come una sorta di piccolo imprenditore.
* SPAGNA - Si chiama Ibi, Impuesto sobre bienes inmuebles. E' una tassa locale variabile a seconda dei comuni. Corrisponde a fra lo 0,3% e l'1,1% del valore catastale dell'immobile.
* BELGIO - E' la 'precompt immobilier' e si applica in base alle regioni e al valore catastale dell'immobile. L'aliquota e' del 10% nelle Fiandre e del 12,5% a bruxelles e in Vallonia.
* STATI UNITI - C'e' la property tax, raccolta dal governo locale, che varia, fra i diversi stati, da un minimo dello 0,2% al 4% del valore della casa. In alcuni casi, è possibile usufruire di uno sgravio fiscale della tassa, per 10 anni.
PENSIONI IN EUROPA E USA
Sono molti i paesi che per combattere la crisi hanno puntato sull'innalzamento dell'eta' pensionabile. Queste le regole con le quali vanno in pensione i lavoratori in Europa e in Usa.
* FRANCIA - L'ultimo piano anti-deficit, prevede l'anticipo di un anno, al 2017, dell'entrata in vigore della riforma, votata lo scorso anno, che fissa l'innalzamento dell'eta' da 60 a 62 anni.
* GRAN BRETAGNA - Ci sono tre regimi pensionistici: retributivo, contributivo e fondi privati, soggetti agli andamenti di mercato. La pensione sociale, prevista per tutti i lavoratori, garantisce un minimo di 137,35 sterline a settimana. Le aziende con meno di 50 dipendenti non hanno l'obbligo di offrire un regime pensionistico aggiuntivo a quello statale. L'età minima salirà a 67 anni a partire dal 2026.
* GERMANIA - Il sistema previdenziale e' contributivo. La riforma del 2007 prevede un sistema graduale di innalzamento dell'eta' a partire dai 65 anni: l'obiettivo e' mandare i tedeschi in pensione a 67 anni, senza distinzione di sesso. Ciascun lavoratore versa il 19,9% dello stipendio lordo. Ma lo Stato interviene con oltre 80 miliardi di euro all'anno per la previdenza, che e' il capitolo piu' corposo della spesa pubblica tedesca.
* SPAGNA - Zapatero ha deciso il congelamento nel 2011 delle pensioni. Il prossimo premier Rajoy abolira' il provvedimento. L'esecutivo socialista uscente ha fatto approvare dal parlamento nel 2011 la riforma delle pensioni, con un innalzamento progressivo da 65 a 67 anni fra il 2013 e il 2027 dell'eta' pensionabile e da 15 a 25 anni del periodo di calcolo della pensione.
* BELGIO - Gli uomini vanno in pensione a 65 anni con 45 anni di contributi e le donne a 60 con 40 anni. C'e' la possibilita' di andarci a 60 anni solo in alcune circostanze fortemente scoraggiate e penalizzanti.
* STATI UNITI - Il sistema pubblico, la Social Security, opera sulla base del meccanismo della ripartizione, con un'aliquota contributiva standard del 10,6% ripartita in modo equo fra lavoratore e datore di lavoro. L'eta' per il pensionamento e' di 67 anni ma sara' aumentata a 69 anni. Accanto al sistema pubblico c'e' il sistema previdenziale privato per integrare.
LOTTA A EVASIONE IN UE E USA
La 'polizia fiscale' a Parigi, gli 'ispettori' in Germania (aiutati dai cittadini), il carcere in Usa. Ecco come si combatte l'evasione fiscale in Europa e negli Stati Uniti.
* FRANCIA - Nel 2010, Parigi ha creato uno speciale servizio di polizia fiscale, ma anche una cellula contro l'economia sommersa. Grazie all'azione dello Stato, Parigi e' riuscita a portare i conti esteri dichiarati a 77.000 nel 2010, contro i 25.000 nel 2007. L'evasione costa ogni anno alla Francia tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Nel 2010, la repressione fiscale ha portato nelle casse dello Stato 16 miliardi di euro, uno in piu' rispetto al 2009.
* GRAN BRETAGNA - Viene perseguita sia a livello civile che penale (fino a 7 anni di carcere), a discrezione dell'agenzia governativa che fa capo al Tesoro (Hmrc). L'intervento standard in caso di evasione accertata è imporre il pagamento della cifra evasa più gli interessi, quindi l'applicazione di un'ammenda che può arrivare al 100% della cifra originale.
* GERMANIA - Il sistema di controllo sul fisco funziona molto bene. Gli uffici delle imposte, numerosi nelle varie citta' tedesche, sono molto operativi, grazie a squadre di 'ispettori'. Il meccanismo e' agevolato dalle denunce: moltissimi tedeschi segnalano i concittadini per far attivare procedure di controllo. A Colonia, secondo un avvocato civilista, sono almeno cento le denunce che arrivano quotidianamente in materia.
* SPAGNA - A partire dai 120mila euro defraudati l'infrazione passa da amministrativa a penale ed e' previsto il carcere. Nel 2011 l'azione anti-evasione del fisco si e' concentrata in particolare su Pmi, liberi professionisti e lavoro non dichiarato. Ma secondo l'Associazione degli ispettori del fisco (Ihe) l'economia sommersa (circa il 23% del Pil) in Spagna negli ultimi anni ha evitato ''una esplosione sociale'', dovuta a una disoccupazione record al 21,5%.
* BELGIO - E' particolarmente severo con gli evasori e arriva anche a pignorare quote di stipendio in banca. Con percentuali proporzionate al reddito e all'importo evaso.
* STATI UNITI - E' punita severamente con sanzioni e il carcere. A decidere e' un giudice dopo aver appurato l'intenzionalita' dell'evasione.
L'IVA IN EUROPA E USA
Per frenare la crisi si punta anche sull'aumento dell'IVA, come hanno fatto Francia e Spagna. Ecco come funziona l'imposta sul valore aggiunto in Europa e in America.
* FRANCIA - L'ultima manovra anti-deficit, annunciata a inizio novembre, prevede un aumento dell'Iva su numerosi prodotti e servizi. La normale aliquota resta invariata (19,6%), ma il tasso ridotto verra' portato dal 5,5% al 7%, ad eccezione dei prodotti di prima necessita', in particolare, l'alimentazione.
* GRAN BRETAGNA - Si chiama Vat ed e' è fissata al 20% - era al 17,5% prima della crisi. Alcuni prodotti - materiali isolanti, prodotti per l'igiene - godono di un'aliquota ridotta al 5%. Altri, come libri, giornali e vestiti per bambini, sono esentati del tutto.
* GERMANIA - L'Iva e' al 19%. Sui beni ordinari, come alcuni prodotti alimentari e i giornali, e' invece al 7%.
* SPAGNA - Il governo Zapatero ha deciso nel 2010 un aumento nel quadro delle prime misure antideficit. Il tasso 'super-ridotto' (alimenti essenziali, medicinali, libri scuola) e' stato mantenuto al 4%, quello 'ridotto' (altri alimenti, casa, trasporti, assistenza sanitaria, ristoranti, servizi culturali) e' passato dal 7% all'8%, e quello 'normale' (tutto il resto) dal 16% al 18%. Il Fmi ha chiesto negli ultimi mesi a Madrid un ulteriore aumento nel 2012.
* BELGIO - A Bruxelles, l'Iva e' al 21% per la maggior parte dei prodotti, al 12 per alcune materie prime, al 6 per i beni di prima necessita'.
* STATI UNITI - Negli Stati Uniti non esiste, ci sono le tasse sugli acquisti il cui ammontare viene deciso dai singoli stati e dalle citta'.