"La Bce è l'ultimo baluardo dell'unione monetaria". Lo ha detto il presidente Mario Draghi parlando alla plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles.
C'E' STRETTA CREDITO, COLPITE PMI - E' in corso in Europa una "stretta del credito" che "strozza soprattutto le Pmi" e per questo serve "riparare il circuito del credito che ora non circola". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi secondo cui il credito che non circola, insieme al rallentamento dell'economia ha creato una situazione difficile.
PROSSIMI GIORNI CRUCIALI PER EUROZONA - "I prossimi giorni saranno cruciali" per l'eurozona ed il completamento "della architettura" delle sue strutture. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, alla plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles.
CRESCIUTI RISCHI RALLENTAMENTO ECONOMIA - I rischi di un rallentamento dell'economia "sono aumentati". Lo ha detto il presidente Bce Mario Draghi al Parlamento europeo. Secondo Draghi "il più debole grado di attività economica rallenta la pressione su prezzi, costi e salari. In questo contesto la Bce ha deciso di tagliare di 25 punti i tassi di interesse e novembre".
CAMBIAMENTO TRATTATI UE NON VA ESCLUSO - "Un cambiamento dei trattati non va escluso". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. L'ipotesi di una variazione dei Trattati per Draghi non va esclusa, ma ci potrebbero essere anche "processi più rapidi" per andare verso l'integrazione fiscale che darebbe "una chiara traiettoria all'evoluzione dell'area euro, inquadrando le aspettative". "Dobbiamo tenere aperte le opzioni sul processo legale esatto che porti verso una reale unione economica - ha detto Draghi - Cambiamenti ai trattati di grande portata non vanno esclusi, ma si possono concepire anche processi più rapidi".
GOVERNI RECUPERINO CREDIBILITA' FINANZIARIA - "I governi devono recuperare credibilità" sul fronte della stabilità finanziaria. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel corso dell'audizione al Parlamento Europeo secondo cui le misure non standard prese dall'istituto centrale hanno effetti solo se "limitate" nel tempo.