La corruzione affossa l'euro

Va di pari passo con la crisi del debito e Italia e Grecia lo confermano, come dimostra il fatto che anche quest'anno occupano gli ultimi due posti dell'Eurozona nella speciale classifica mondiale diffusa da Transparency m

Italia e Grecia confermano che crisi del debito e corruzione vanno di pari passo come dimostra il fatto che anche quest'anno occupano gli ultimi due posti dell'Eurozona nella speciale classifica mondiale diffusa da Transparency. L'Italia, al 69mo posto su 182 Paesi presi in esame, nell'Ue fa meglio solo della Grecia (80ma), e di Romania e Bulgaria nella lotta alla corruzione.

Su una scala da zero (massimo livello di corruzione percepita) a dieci, l'ong tedesca che annualmente pubblica il rapporto sulla corruzione ha assegnato all'Italia 3,9 punti e Atene 3,4, entrambe molto vicine alla Cina, 75ma. I guai dell'eurozona, sostiene Transparency, sono dovuti "in parte al fallimento dei governi nel tenere a freno la corruzione e l'evasione fiscale, motori trainanti della crisi del debito". La crisi dell'eurozona, ha aggiunto Robin Hodess, direttore delle ricerche di Transparency, "e' il riflesso di scarsi livelli di gestione finanziaria, assenza di trasparenza e cattiva amministrazione dei fondi pubblici". Roma e Atene, ha sottolineato Hodess in un'intervista, "devono fare di piu'" su questo versante.

La cartina di tornasole a queste affermazioni e' offerta dai piazzamenti ottenuti nella classifica da Germania e Francia, ovvero il direttorio a due che sta disegnando, seppur in modo non lineare, la strategia europea di uscita dalla crisi: Berlino e' al 14mo posto e Parigi al 25mo. Gli Stati Uniti riescono a piazzarsi appena meglio della Francia, al 24mo posto, mentre, tra le nazioni del G8, il peggior punteggio lo ottiene Mosca, al 143mo posto. I paesi con le mani piu' pulite sono, invece, la Nuova Zelanda, al vertice della classifica con 9,5 punti, e subito dopo Danimarca, Finlandia, Svezia e Singapore.