Atlante delle crisi


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Palestina, bambini le prime vittime

A rischio il diritto all'istruzione jenin3_296

I bambini palestinesi non sognano fate, i loro sonni non sono disturbati da mostri o streghe, ma da elicotteri, mitragliatrici, missili e bombe. Per andare a scuola superano barriere e posti di blocco,imparano a stare lontani dalle finestre, a stendersi sul pavimento se la loro scuola è coinvolta in un attacco e canzoni che li distraggano dal suono delle pallottole.

Da gennaio a fine agosto 2008, 77 bambini sono rimasti uccisi nel conflitto con Israele (43 nell'intero 2007). Circa 400 sono rimasti feriti. Sei sono morti e 29 sono rimasti feriti nelle violenze tra fazioni palestinesi. Tra il luglio 2007 e il luglio 2008, si sono registrati 15 attacchi che hanno coinvolto scuole da parte delle forze militari israeliane e 8 da parte di coloni israeliani.

A luglio 2008 c'erano 313 minori palestinesi nelle carceri israeliane (dal settembre 2000 ve ne sono transitati oltre 6 mila). Almeno il 53% della popolazione pale- stinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza sono giovani sotto i 18 anni di età. Nei Territori l'età media è 16 anni, 15 anni a Gaza e 17 in Cisgiordania.

Nell'ultimo anno 3.400 bambini hanno abbandonato la scuola. Insieme al calo del rendimento scolastico (insufficiente del 40% per l'arabo e del 50-60% per la matematica lo scorso anno), questo dato indica un'inversione di tendenza, considerato il tradizionale alto livello d'istruzione dei palesti- nesi nel contesto del Medioriente.

Secondo i dati di Unicef e Unrwa (agenzia Onu per il soccorso dei profughi palestinesi), durante l'anno scolastico 2007-2008 le operazioni militari israe- liane hanno impedito nelle scuole dell' Unrwa lo svolgimento di 256 giornate di lezioni, pregiudicando il diritto all' istruzione di mezzo milione di scolari.
In Cisgiordania, gli scolari devono superare qualcosa come 600 barriere, che vanno da terrapieni a check point militari, per recarsi ogni giorno a scuola. Oltre che dalla violenza,il diritto all'istruzione viene pregiudicato da limitazioni di movimento e dalla povertà. A Gaza il blocco israeliano fa mancare alle scuole materiali didattici, acqua ed energia. Progetti di ricostruzione dell'Onu per oltre 90 milioni di dol- lari, comprendenti anche le scuole, restano sospesi per l'impossibilità di far entrare i materiali di costruzione. E con l'economia sull'orlo del collasso, molti genitori non hanno mezzi per mandare i figli a scuola.

B. B.

Nella foto:Attività di animazione nella scuola del campo profughi di Jenin - Immagine tratta dal sito Unicef - www.unicef.it

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