1. Dedicare quotidianamente tempo a “raccontare” al bambino.
2. Parlare regolarmente con il pediatra e l’educatrice per condividere ed aggiornare i progressi fatti.
3. Seguire le reazioni del bambino: a volte può sembrare insofferente, ma basta modificare il tono del racconto per risvegliarne l’interesse.
4. Non puntare sulla quantità, ma sulla qualità del racconto e del rapporto che s’instaura con il bimbo.
5. Non impegnarsi a cercare linguaggi e toni specifici. L’ideale è parlare come si fa nella vita di ogni giorno.
6. Sfruttare al meglio sguardi, ammiccamenti e cambio di tono per ottenere una comunicazione “globale” con il bambino.
7. Non utilizzare la lettura come “sonnifero”. Il racconto è utile quando il piccolo può percepirlo al meglio.
8. Adattare racconti e letture all’età del bimbo.
9. Insegnargli a recepire il libro come un regalo, alla stregua di un gioco.
10. Favorire le visite alle biblioteche per l’infanzia insieme ai genitori.