Studio Doxa presentato a Verona


Stampa

Le favole aiutano ancora a crescere

Cappuccetto Rosso e Pinocchio resistono ad Harry Potter b

di Maurizio Righetti

Leggere favole ad alta voce ai bambini, in genere – ma non necessariamente – prima che si addormentino, resta elemento insostituibile per la loro formazione, per l'alfabetizzazione, per sviluppare la capacità di elaborare ragionamenti, obiettivi - anche ideali - e soluzioni operative. Ma anche per l'instaurazione di un quanto più costruttivo e pedagogicamente valido rapporto tra genitori e figli. Senza trascurare che un esercizio di questo genere favorisce l'amore per i libri.

Il progetto “Leggere per Crescere”
A dirlo è la ricerca condotta da Doxa su un campione rappresentativo della popolazione composto da genitori e giovani, presentata a Verona in occasione del decimo anniversario del progetto di responsabilità sociale di GlaxoSmithKline “Leggere per Crescere”. La ricerca è stata condotta in 14 regioni ed ha coinvolto 600.000 famiglie, 11.000 operatori, 71 ospedali.

Dallo studio emerge che gli italiani sono molto legati alla tradizione quando si tratta di raccontare la “ninna nanna parlata” del racconto. “Cappuccetto rosso”, con il lupo che spaventa quando si trasforma nella nonnina, sbaraglia tutti. Tre persone su quattro, tra gli adulti, lo hanno letto e la percentuale cala di poco tra i giovani che ricordano le gesta della bambina nel bosco. Al secondo posto, distanziato di poco, l’immortale di Collodi, “Le avventure di Pinocchio”. Poi, tra giovani e adulti la classifica cambia: se “Il piccolo principe” è stato l’amico fantastico per il 63,4 per cento dei teen agers. per gli adulti Saint Exupery scende al quinto posto, raccontato ai più piccoli solo in un caso su due. E, a conferma di come il legame con le storie del passato sia indissolubile c'è “Alice nel paese delle meraviglie”, ricordato come lettura dal 63,2 per cento delle persone.

Fulvio Scaparro: nella narrazione adulti e piccoli possono conoscersi meglio
“Tra i tanti buoni motivi per rilanciare l'esperienza fertile della lettura e del racconto, uno mi sta particolarmente a cuore: nella lettura e nella narrazione, adulti e piccoli ascoltatori possono conoscersi meglio e in modo più autentico – commenta Fulvio Scaparro, Psicoterapeuta e Direttore Scientifico Associazione GeA – Genitori Ancora. - Credo e sogno che piccoli e grandi, genitori e figli, nonni e nipoti, educatori e bambini che vogliano tentare di fare qualche escursione nel mondo dell'altro, riescano a farlo andando insieme altrove - come avviene nel bel raccontare - in un luogo in cui gli uni e gli altri siano stranieri. In quel luogo non conta soltanto essere vecchi o giovani, maschi o femmine, genitori o figli, maestri o allievi, perché quello è per tutti un luogo nuovo, sconosciuto e fascinoso. Ci sono molte occasioni in cui questo è possibile, o almeno ce ne sono molte che possiamo creare: narrare una fiaba, raccontare le proprie esperienze, leggere o costruire storie, esplorare insieme luoghi fisici e immaginari, nuovi per entrambi”.

Giampietro Chiamenti: la lettura a voce alta dell'adulto deve cominciare quando i bambini sono ancora molto piccoli
Abituare il piccolo al racconto, quindi renderlo in futuro un lettore, è un obiettivo che si raggiunge attraverso la partecipazione tra tutte le componenti che entrano nel processo di crescita del bimbo. Anche per questo famiglie, scuola, istituzioni, biblioteche, farmacie sono divenuti protagonisti attivi di “Leggere per Crescere”, che vede comunque nei pediatri il punto di riferimento fondamentale. “Il pediatra è una parte fondamentale nel processo di crescita del bambino perché lo segue nel tempo osservandone lo sviluppo ed ha il ruolo di prevenire le malattie, ed anche situazioni di possibile disagio, e di aiutare le famiglie ad un accrescimento ottimale del bambino – è il parere di Giampietro Chiamenti, pediatra di libera scelta, segretario regionale Fimp Veneto. - Inoltre la lettura ad alta voce al bambino deve iniziare nei primi periodi della vita, che è obiettivo primo del progetto, con “libri-giocattolo” adeguati per cui il pediatra curante è in grado di dare il giusto consiglio a tutte le famiglie, nell’ambito di un'opera che, oltre a prevenire gli incidenti, a sensibilizzare sugli effetti nocivi del fumo passivo, ad aiutare il piccolo a nutrirsi e riposare bene e a controllare le normali funzioni fisiologiche, deve valutare nel tempo lo sviluppo del bambino”.

I dati Usa confermano: dove si ascolta di più è minore il disagio
La lettura ad alta voce, che dovrebbe iniziare a partire dal sesto mese di vita del bimbo, è funzionale alla prevenzione delle difficoltà di apprendimento, soprattutto per i bambini che vivono in ambienti svantaggiati. La prova viene da ricerche condotte negli USA: un bambino che vive in una famiglia disagiata ascolta mediamente in un’ora 616 parole, sente 5 affermazioni e riceve 11 proibizioni. Se l’ambiente familiare è migliore, le parole ascoltate in un’ora quadruplicano offrendo maggiori stimoli, le affermazioni sono 9 volte più numerose e le proibizioni si dimezzano, forse per il fatto che i tanti “perché” dei più piccoli ottengono risposte esaurienti. Il racconto, in questo senso, può diventare uno strumento eccezionale per una crescita psicofisica migliore.

Ascoltare aiuta lo sviluppo psico-fisico. Il lavoro negli ospedali e per le disabilità
“Leggere per Crescere” punta a stimolare nelle famiglie con bambini in età prescolare la lettura e il racconto ad alta voce, perché ascoltare la voce di un genitore o di un nonno che narrano aiuta lo sviluppo psicofisico dei bambini, li aiuta ad amare i libri e rafforza i legami affettivi nella famiglia. Inoltre l’ascolto favorisce lo sviluppo del linguaggio, arricchisce la memoria, stimola la fantasia, promuove le capacità cognitiva. Da queste osservazioni, il progetto ha progressivamente ampliato i suoi “orizzonti” con filoni specifici dedicati ai bambini con disabilità intellettive, a quelli in ospedale, per ridurre attraverso il racconto lo stress e l’isolamento del ricovero e ai bambini di famiglie immigrate per favorirne l’integrazione. In Italia oggi, a fronte di una popolazione complessiva di oltre 60 milioni di abitanti, sono 3.415.793 i bambini da 0 a 5 anni e di questi 428.603 sono figli di genitori stranieri (fonte Istat, 2011). Il progetto è uno dei cardini del programma di responsabilità sociale di GlaxoSmithKline “Salute & Società” che vede l’azienda impegnata a favore delle fasce più deboli della popolazione popolazione, tra cui i bambini e gli anziani, per i quali ha sviluppato “benATTIVI”, un progetto mirato alla diffusione dell’attività fisica come strumento di prevenzione nell’età avanzata.

Luc Debruyne: favorire l'eccellenza insieme all'impegno sociale
“Come ogni buon cittadino, GSK desidera contribuire al benessere della comunità cui appartiene e può farlo in due modi. – ha commentato Luc Debruyne, presidente e amministratore delegato GlaxoSmithKline. – Può favorire lo sviluppo economico attraverso l’eccellenza e l’innovazione delle proprie attività d’impresa e quello sociale attraverso progetti e collaborazioni sostenibili, utili e durature, come Leggere per Crescere che, in 10 anni, ha creato una vastissima rete di famiglie, operatori sanitari, educatori, istituzioni per prendersi cura dei nostri figli, del nostro futuro”.

Massimo Sumberesi: le letture “rassicuranti” sono quelle preferite
“Il sondaggio sui best sellers per i bambini e ragazzi - spiega Massimo Sumberesi, Direttore Generale Doxa Advice - ha confermato il tratto conservativo che spesso caratterizza gli atteggiamenti di molti Italiani. L’attaccamento ancora molto forte ai grandi classici della letteratura per l’infanzia emerso dall’indagine rivela la tendenza dei genitori a prediligere per i propri figli letture in qualche modo più 'rassicuranti', che richiamano la loro esperienza passata”.

Per la “nonnina” e “Geppetto” il tempo non passa mai
“Ne deriva – prosegue Sumberesi - che personaggi come Cappuccetto Rosso e Pinocchio dimostrano di non risentire del tempo che passa, occupando i primi posti della classifica con una quota di lettori che raggiunge in ambedue i casi il 75%. Le percentuali non variano in modo così significativo tra i due segmenti di popolazione considerati: sia che si tratti di genitori (che riferiscono le attuali letture dei propri figli), sia che si tratti di giovani (che ricordano le letture fatte quando erano bambini), le opere dei fratelli Grimm e Collodi rimangono le preferite”.

Il ritorno di “Alice nel paese delle meraviglie”
Ad una certa distanza dalla coppia di testa si posiziona una triade più eterogenea, composta nell’ordine da un altro “evergreen” come Alice nel paese delle meraviglie (59% di lettori), dal “blockbuster” Harry Potter e dal classico della letteratura contemporanea Il piccolo principe (a pari merito, con il 56% di lettori). Nel recente passato il racconto di Saint-Exupéry riscuoteva un successo sensibilmente maggiore (63% tra i lettori di un tempo vs. 50% tra quelli attuali), mentre a detta dei genitori sembra esser più consistente l’interesse dei bambini di oggi per Alice nel paese delle meraviglie (63% tra i lettori attuali, contro il 54% tra quelli di un tempo), fors’anche per il supporto di cui ha beneficiato con la recente uscita del film.

Flessione, ma lieve, per “I viaggi di Gulliver”
A fungere da spartiacque tra la prima e la seconda parte della classifica sono I viaggi di Gulliver, con una percentuale di lettori che a livello nazionale si attesta leggermente al di sotto del 50%. Risalta il particolare apprezzamento di cui godeva questo libro presso chi era bambino una decina di anni fa, non trovando però lo stesso riscontro tra i piccoli lettori di oggi (la quota scende dal 54% al 42%).

In sofferenza il “Cuore” di De Amicis
Diversamente dagli altri classici, il libro Cuore di Edmondo De Amicis sembra soffrire dei passaggi generazionali e non va oltre al 7° posto (con il 32% di lettori), riuscendo comunque a tenere il passo de Le cronache di Narnia, che in qualche misura può aver goduto del notevole successo cinematografico.

A chiudere la classifica dei bestsellers per l’infanzia sono Matilde e Il giardino segreto, che non riescono a superare la quota del 20% di lettori.

LEGGI ANCHE:
"10 regole per 'sfruttare' lettura e racconto"