Il 'pezzo di carta' resta la migliore assicurazione


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Cercasi economisti, ingegneri e ragionieri

Le tendenze del mercato del lavoro presentate da Unioncamere v

Il "pezzo di carta" (laurea e diploma) resta la migliore assicurazione sul futuro. A patto che i ragazzi facciano la scelta giusta, consapevoli di quello che chiede il mercato del lavoro. E le imprese hanno le idee chiare su quel che occorre loro: economisti e ingegneri, con specifiche specializzazioni, ragionieri e periti industriali. Le prossime tendenze del mercato del lavoro sono state presentate da Unioncamere alla 21ma edizione di Job&Orienta, il Salone nazionale dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro in corso a Verona. Il 2011 sembrerebbe l'anno della "riscoperta" delle lauree triennali, che crescono nelle preferenze delle imprese, nonostante le lauree specialistiche continuino a farla da padrona.

Guardando ai gruppi di facoltà, emergono chiare le preferenze: la più gettonata dal tessuto produttivo è l'area economico-sociale, con 25mila assunzioni (34,4% del totale) e un incremento del 12% rispetto al 2010; segue l'area di ingegneria e architettura, con oltre 23mila nuovi ingressi previsti (31,8%) e un aumento di nove punti percentuali rispetto allo scorso anno; in terza posizione si piazza l'area medica e sanitaria con più di 8mila entrate preventivate (pari all'11,6%), in crescita del 2% rispetto al 2010. Le prime tre professioni di sbocco per i laureati italiani sono quelle di infermiere (4.700 unità), educatore professionale (circa 2.500), sportellista bancario (oltre 2mila). Seguono sviluppatore di software (quasi 2mila) e progettista meccanico (1.800). Ci sono poi profili professionali che le aziende lamentano come "introvabili".

Tra questi i laureati in economia bancaria, finanziaria e assicurativa da impiegare come addetti allo sviluppo clienti nei servizi finanziari (740 su 890 le assunzioni con difficoltà di reperimento stimate dalle imprese). Lo stesso per gli ingegneri delle telecomunicazioni che svolgano la professione di consulente di prodotti informatici (530 su 870 le assunzioni difficili) e per gli ingegneri civili da assumere come addetti alla logistica (280 su 480 le assunzioni difficili). Sul fronte dei diplomati, i più richiesti saranno i ragionieri (ai quali le imprese destinerebbero il 28% delle assunzioni previste), e i periti industriali (25,7% del totale), seguiti a distanza dagli indirizzi terziari (7% di tutte le assunzioni) e dagli indirizzi liceali e artistici (circa il 3%).

Le prime tre professioni di sbocco sono quelle di commessi di negozio (oltre 11mila le assunzioni programmate), segretari (quasi 11mila), addetti alla contabilità (10.500). Seguono addetti alle vendite della grande distribuzione (8.700) e addetti all'amministrazione (circa 7mila richieste). Introvabili risultano anche diplomati dell'indirizzo aeronautico e nautico (160 su 560 le assunzioni difficili), dell'indirizzo legno, mobile e arredamento (330 su 1.160 le assunzioni difficili) e dell'indirizzo meccanico (7mila su 25mila). Indipendentemente dal titolo di studio, fra le competenze trasversali richieste ai candidati, la maggioranza delle imprese intervistate segnala la capacità di lavorare in gruppo (52%) e l'autonomia (46%). "Dalla crisi si esce anche e soprattutto investendo sui giovani, sulla loro straordinaria capacità di innovazione" commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.