I film del week end


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Miracolo a Le Havre

di Sandro Calice

MIRACOLO A LE HAVRE

di Aki Kaurismäki. Germania, Francia, Finlandia 2011. Commedia (Bim)
André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, Elina Salo, Evelyne Didi, Quoc Dung Nguyen.



Il miracolo, secondo Kaurismäki, è credere ancora, con malinconico ottimismo, che la solidarietà esista. Anche se a volte è nascosta tra le pieghe della società.

Marcel Marx (Wilms) in una vita passata faceva lo scrittore e il bohémien a Parigi. Ora vive nella città portuale di Le Havre, è sposato con la dolce e amorevole Arletty (“mi ha salvato dalla strada e mi ha preso con sé”) e si guadagna da vivere, per modo di dire, facendo il lustrascarpe, secondo lui il mestiere più vicino alla realtà insieme a quello del contadino. Il quartiere è la sua casa, dal bar al negozio di frutta e verdura, e tutti gli vogliono bene anche se non sempre gli fanno credito. Ma come capita spesso in ogni vita, il destino mescola le carte e all’improvviso Marcel si ritrova contemporaneamente con la moglie gravemente malata e un piccolo profugo africano in casa. Senza perdere la serenità, combattendo contro l’ottusità della legge, con l’aiuto della gente del quartiere, Marcel non avrà il minimo dubbio sul da farsi.

Kaurismäki (“Nuvole in viaggio”, “L’uomo senza passato”, “Le luci della sera”) finlandese innamorato della Francia, racconta una favola, dolce, surreale, ironica, malinconica, dove la speranza per l’umanità è la miracolosa solidarietà che solo i perdenti della vita sanno praticare così bene. C’è tutto il cinema che lui ama, da Bresson a Carné, ma anche De Sica e per certi versi Capra. I personaggi si muovono in un contesto misero ma colorato, pieno di dignità, con una recitazione solo apparentemente fuori dalle righe, in realtà essenziale e perfettamente funzionale allo svolgersi della storia, che appunto è una favola. Il candido ma non ingenuo Marcel, però, e tutto il suo mondo, sembra suggerirci il regista, possono essere più reali di quello che pensiamo. O almeno, dobbiamo crederci.

s.calice@rai.it

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