Diritti umani e teatro


Stampa

Don’t ask, don’t tell

GLBT, Gay Lesbian Bisexual Transgender, 'Lo Show' di Sandra Paternostro s

di Mariaceleste de Martino
mceleste.demartino@rai.it


Se si è Transgender, la crocetta va messa nella casella “F” o nella casella “M”? Il mondo conosce diverse sessualità, più di quante ne conosca la nostra cultura e la burocrazia.

In alcuni Paesi la legge è evoluta e riconosce pieni diritti a tutte le persone di qualsiasi genere, perché non è l’appartenenza sessuale che conta bensì l’individuo.

Passi giganti a ritmo di marcia sono stati fatti dalle associazioni dei militari gay Usa, che hanno festeggiato l’abolizione del divieto degli omosessuali dichiarati di entrare nell’esercito. E ora sono pronti a un’altra battaglia, quella contro il divieto federale al riconoscimento dei matrimoni gay che si celebrano in sei Stati americani. Un ricorso è stato presentato per chiedere che venga rispettato il Defence Marriage Act, legge che definisce matrimonio solo quello tra coniugi di sesso opposti, e per chiedere che il Pentagono garantisca i benefici ai loro coniugi.

A New York è stata approvata la legge sui matrimoni tra omosessuali. È il sesto Stato a riconoscere le unioni gay. Elton John in prima fila, per ringraziare il governatore dello Stato, Andrew Cuomo, “per aver reso realtà il sogno dell’uguaglianza nel matrimonio”.

In Brasile, la Corte suprema ha aperto ai matrimoni gay perché non sono contrari alla Costituzione. La prima coppia sposata è formata da due donne, lesbiche, di 37 e 38 anni.

Prima del Brasile, gli unici due Paesi sudamericani a offrire garanzie alle coppie omosessuali erano stati Uruguay, che nel 2007 ha riconosciuto le unioni civili, e l’Argentina che nel 2010 ha legalizzato i matrimoni gay. E in Argentina è stata aperta la prima scuola di secondo grado per travestiti con tutor trans. Dura tre anni e ha l’obiettivo di farli inserire nel mondo del lavoro.

La Spagna ha concesso la nazionalità spagnola al cantante portoricano di origini iberiche Ricky Martin, che gli consentirà di sposarsi con il suo compagno, l’economista Carlo Gonzalez.

In Francia è stata riconosciuta l’autorità parentale congiunta sui figli a due donne gay legate da Pacs (unione civile). E ci si appresta a riconoscere per la prima volta anche un matrimonio omosessuale mantenendo valido il legame tra una moglie e il marito diventato donna. 

Nel Regno Unito le coppie omosessuali potranno celebrare le loro nozze per rito civile nei luoghi di culto che glielo permetteranno. La legge che vietava alle chiese e ad altre strutture religiose di celebrare le unioni civili è stata abrogata.

Il Botswana ha depenalizzato l’omosessualità, perché “i gay vanno considerati come gli altri cittadini”. In netto contrasto l’eterno rivale Robert Mugabe, da sempre in prima linea contro l’omosessualità.

In Polonia, dopo il primo deputato trans, Anna Grodzka, è entrato per la prima volta in Parlamento anche il primo esponente gay, il 35enne Robert Biedron, che alcuni anni fa è stato tra i promotori dei primi Gay Pride.

In Italia per la prima volta il Censimento della popolazione ha dato la possibilità di censire le coppie conviventi, e in particolare quelle formate da persone dello stesso sesso. E la lotta all’omofobia si fa sempre più incisiva. Il progetto europeo “Niso” nelle scuole, coordinato dalla provincia di Roma, coinvolge oltre duemila studenti in Italia, Olanda, Belgio ed Estonia in lezioni sull’omosessualità.

Anche se i gay in Italia sono discriminati e spesso invisibili. Al 13% degli omosessuali è stata respinta una richiesta di lavoro, e tra i trans la percentuale sale al 45%, secondo una ricerca dell’Arcigay. E il 74% dei giovani gay tra 13 e 26 anni racconta di aver subito almeno un episodio di bullismo omofobico o di discriminazione. Su Internet c’è anche un gruppo cattolico italiano online che ha promosso una terapia per convertire i gay in etero: la cosiddetta “teoria della liberazione gay”.

Tra gli intolleranti, la Malesia dove il governo ha annullato il festival sulla libertà sessuale. In India, una conferenza dedicata al turismo gay sulle spiagge di Goa è stata cancellata dalle autorità locali dopo le proteste dei cattolici e dei fondamentalisti Indu. In Serbia una ragazza è stata aggredita per aver indossato una maglietta con i simboli della comunità GBLT, gay-lesbiche-bisessuali-transessuali.

Chi è liberale e chi più ortodosso, chi è progressista e chi invece tradizionalista. Paese che vai usanza che trovi. Ora, alcuni ricercatori in Francia sostengono che la Gioconda fosse un travestito. La verità viene a galla e per farla accettare le campagne di sensibilizzazione in atto sono molteplici. Dai palazzi della politica e dell’istruzione, ma anche dello spettacolo e della cultura. “Queers Covers” è la prima mostra in Italia sulle copertine di vinili 33 e 45 giri GBLT, organizzata a Firenze. A Milano dal 14 dicembre, debutta “Priscilla regina del deserto”, il musical che arriva da Broadway, con un gigantesco autobus rosa da sei tonnellate, centinaia di led, tre ascensori al suo interno, sette metri e mezzo di lunghezza e tre scatenate ed eccentriche Drag Queen, con tacchi a spillo, parrucche, trucchi e vistosi copricapo. In scena per tutta la stagione al Ciak, trasformato in “Priscilla Palace”.

E con il patrocinio di Pupi Avati e l’Ambasciata britannica a Roma, sabato 3 dicembre alle 18, al Teatro dell’Angelo di Roma, si terrà uno spettacolo ideato come evento speciale in occasione dell’EuroPride 2011. Dopo il folgorante debutto al Festival Deviazioni Recitative, l’Independent English Theatre torna con GLBT The Show – letture teatrali e fantasmagoria in lingua inglese con sottotitoli in italiano. Tra intrattenimento e riflessione, è un viaggio attraverso brani di opere teatrali, letterarie e cinematografiche che, alternando toni comici e seri, leggerezze e profondità, descrivono le tappe della vita di un uomo che sperimenta le prime pulsioni sentimentali ed erotiche, scopre e accetta la propria identità, e si trova ad affrontare le grandi scelte della vita: il matrimonio, l’adozione, il rapporto con gli altri (famiglia, figli, partner). Solo incidentalmente, quest’uomo è gay.

GLBT The Show vede in scena tre attori internazionali, tra cui Sandra Paternostro, figlia dell’indimenticabile Sandro, lo storico giornalista corrispondente Rai da Londra. Dopo lo show, interverrà Amnesty International, con Amalia Macrì, che ne è la coordinatrice nazionale della sezione GLBT. Si parlerà di queste tematiche inserite nel contesto dei diritti dell’uomo.