Sarah Scazzi


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'Strangolata da Cosima e Sabrina'

Lo scrivono il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero in una memoria di 71 pagine depositata al Tribunale del Riesame c

L'omicidio di Sarah Scazzi è stato compiuto "in un arco temporale non superiore ai dieci minuti quando con assoluta certezza Sarah era in compagnia di Cosima e Sabrina", ed è quindi "chiaro che lo strangolamento di Sarah era opera delle due donne". Lo scrivono il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero in una memoria di 71 pagine depositata al Tribunale del Riesame che ha iniziato la discussione sull'ordinanza di custodia cautelare per omicidio e sequestro di persona emessa nei confronti di Cosima Serrano e della figlia Sabrina Misseri il 26 maggio scorso. L'ordinanza, poi confermata dal Riesame, su ricorso dei legali delle due imputate (sono state rinviate a giudizio proprio con queste accuse), era stata annullata con rinvio dalla Cassazione per una serie di motivi, tra i quali la carenza di gravi indizi di colpevolezza. Sabrina, è scritto nella memoria, aveva "un movente forte (la gelosia per Ivano Russo, ndr) e in tal senso riconosciuto anche dalla Suprema Corte; Cosima, altrettanto, avendo condiviso quel movente di cui era perfettamente al corrente", come emergerebbe dall'interrogatorio di Cosima del 6 ottobre 2010.

Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri saranno processate dalla Corte di assise di Taranto con l'accusa di aver ucciso la quindicenne Sarah Scazzi il 26 agosto 2010 ad Avetrana (Taranto). Lo ha deciso il gup del Tribuale di Taranto Pompeo Carriere. La prima udienza si terrà il 10 gennaio 2012. Il gup ha rinviato a giudizio in tutto nove imputati, tra i quali Michele Misseri che risponderà di concorso in soppressione di cadavere, furto del telefonino di Sarah e danneggiamento, seguito da incendio, degli effetti personali di Sarah.

Sono nove gli imputati che dal 10 gennaio 2012 compariranno dinanzi alla Corte di assise di Taranto al processo per l'omicidio di Sarah Scazzi. Di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona, soppressione di cadavere e furto aggravato risponderanno Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri. Per Sabrina confermata anche l'imputazione di calunnia ai danni della ex badante di casa Scazzi, Maria Ecaterina Pantir. Michele Misseri, marito di Cosima, risponderà di concorso in soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e furto aggravato. Di concorso in soppressione di cadavere risponderanno anche Cosimo Cosma e Carmine Misseri, rispettivamente nipote e fratello di Michele.

Gli altri quattro imputati a giudizio sono l'avvocato Vito Russo, ex difensore di Sabrina, che dovrà rispondere di favoreggiamento personale e intralcio alla giustizia, e altri tre presunti favoreggiatori. Si tratta di Antonio Colazzo, Cosima Prudenzano e Giuseppe Nigro, rispettivamente cognato, suocera e amico del fioraio di Avetrana Giovanni Buccolieri. Quest'ultimo dichiarò agli inquirenti di aver visto il 26 agosto 2010 Cosima in strada costringere Sarah a salire a bordo della sua auto, ritrattando due giorni dopo e dicendo che si era trattato di un sogno. Per questo motivo Buccolieri, insieme ad altre due persone, è indagato per false informazioni al pm e la posizione dei tre indagati era stata già stralciata in attesa dell'esito del processo di primo grado. In tutto, durante l'udienza preliminare, il gup Pompeo Carriere ha quindi giudicato 13 persone: nove sono state rinviate a giudizio; una, Anna Scredo, moglie di Colazzo e cognata di Buccolieri, è stata assolta dall'accusa di favoreggiamento personale, e tre, gli avvocati processati con rito abbreviato, sono state prosciolte.