I film del week end


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Anonymous

di Juana San Emeterio

ANONYMOUS

di Roland Emmerich, G. B.-Germania 2011,drammatico,(Warner Bros)
Rhys Ifans, Vanessa Redgrave, Sebastian Armesto, Rafe Spall, David Thewlis, Edward Hogg, Xavier Samuel, Sam Reid, Jamie Campbell Bower, Joely Richardson.

Chi era il vero autore delle opere di William Shakespeare? Sembra un controsenso ma per secoli studiosi e intellettuali si sono chiesti se esiste un ‘anonimo’ che ha scritto quelle parole meravigliose nell’Inghilterra elisabettiana per poi farle diventare eterne.

Roland Emmerich (il regista di Independence Day e 2012) ha cominciato a pensare a questo film quando degli attori shakespeariani Derek Jacobi e Mark Rylance pubblicarono il manifesto della Shakespeare Authorship Coalition: l'atto si proponeva di porre dei dubbi sulla paternità delle opere del Bardo. Quei dubbi ci sono perché non si sa molto sulla vita del figlio di un mugnaio nato a Stratford. Molti pensano che lui non avesse la cultura e le conoscenze per scrivere quelle opere. Alcuni studiosi sostengono che le opere siano state scritte da un gruppo di scrittori altri a singoli autori come Francis Bacon, Christopher Marlowe e Edward de Vere, conte di Oxford. Proprio quest’ultimo sembrerebbe essere il più accreditato e di lui e della sua vita si racconta in “Anonymous”.

Edward de Vere, conte di Oxford, (interpretato da un bravissimo e insolitamente drammatico Rhys Ifans) viveva nella corte della regina Elisabetta nel XVI secolo. In quel periodo storico, il Conte doveva scrivere di nascosto e non poteva firmare le sue opere. In un primo momento aveva affidato gli scritti al commediografo Ben Jonson ma per varie vicissitudini il prestanome diventa un attore e impresario un po’ truffaldino: William Shakespeare. Intanto imperversano le battaglie e gli intrighi di corte. E soprattutto è centrale il dominio di Elisabetta che avrebbe avuto il conte di Oxford come amante, avendo da lui un figlio illegittimo. Nella Londra di fine 500, il teatro è importante ed è lo spettacolo principale per i nobili ma anche per il popolo. E sono proprio i testi di de Vere ha coinvolgere più di tutti gli altri gli spettatori, ma lui deve restare nascosto a guardare la loro rappresentazione da lontano.

Il regista Roland Emmerich racconta l’epoca e quel teatro in modo spettacolare, facendoci immergere in quel mondo dove restiamo affascinati dai personaggi interpretati da un cast straordinario, oltre l’ottimo Rhys Ifans, è superba Vanessa Redgrave nel ruolo di Elisabetta da vecchia, e altrettanto brava la figlia Joely Richardson che la interpreta da giovane. Al di la delle possibili incongruenze storiche, il film ci fa rivivere un periodo con le sue atmosfere e ci fa apprezzare proprio quei testi e quelle parole scritte da un genio il cui nome potrebbe appunto anche essere anonimo. Chissà se questa storia è la verità o è frutto dell’immaginazione, in fondo non è così importante. E come nel teatro, il film (la rappresentazione popolare del nostro tempo), ci coinvolge anche se l’opera si nutre di fantasia.

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