Moda e informatica


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Un portale per la memoria

Una finestra sugli Archivi della Moda del Novecento si apre sul web s

di Rita Piccolini

Una finestra sugli Archivi della Moda del Novecento si apre sul web, e siccome la storia della moda del “secolo breve” è la nostra storia, abbiamo a disposizione uno strumento in più per conoscerla e percorrerne insieme le tappe salienti, analizzando i fenomeni sociali, di costume, di arte ad essa connessi. Al portale degli Archivi della Moda del Novecento si accede attraverso il sito www.moda.san.beniculturali.it, promosso dalla Direzione generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali. E’ on line dal 14 novembre 2011.

Una nuova finestra spalancata su un mondo importante della nostra cultura e della nostra economia dunque, la cui conoscenza è fondamentale per non perdere di vista le proprie radici, a maggior ragione quando si cerca di intraprendere strade di innovazione e di sempre maggiore affermazione sui mercati internazionali. La moda è del resto un patrimonio importantissimo della nostra economia e ad essa si guarda come punto di riferimento imprescindibile dalle realtà emergenti dei mercati internazionali. Riaffermare la grandezza dei nostri prodotti anche raccontandone la storia è un tributo ai creativi del made in Italy e al fascino di un’identità culturale che ci ha resi grandi nel mondo.

Nel 150esimo anniversario dell’unità italiana questo portale, oltre ad essere un ulteriore regalo che facciamo a noi stessi nell’anno delle celebrazioni, è anche uno strumento di lavoro prezioso soprattutto per gli stilisti emergenti che, afferma Stefano Dominella della Maison Gattinoni presente all’inaugurazione, “senza mai guardare al passato, senza essere vecchi, devono tuttavia conservare la natura del marchio”.

Ma la presenza del presidente di Gattinoni alla inaugurazione del portale, nella magnifica Sala Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma a Sant’Ivo alla Sapienza, non è stata motivata soltanto da un ovvio interesse per un evento relativo al prestigioso mondo dell’alta moda, ma anche dall’aver contribuito alla creazione stessa della portale della Moda mettendo a disposizione e inventariando tutto il materiale, i modelli, i disegni, le foto, gli articoli, le testimonianze raccolte nell’atelier di Fernanda Gattinoni in settanta anni di attività.

Lo stesso hanno fatto le fondazioni di Micol Fontana, quella di Ferré, quella di Cappucci e il museo Ferragamo. Il materiale messo a disposizione è ricco, le foto e i disegni sono bellissimi. I documenti sono ben organizzati ed è semplice trovarli. Navigare nella storia dell’alta moda è istruttivo e divertente allo stesso tempo.

Attraverso il portale sono visibili 2.200 prodotti di imprese della moda, 150 complessi archivistici, 550 oggetti digitali, oltre a 25 percorsi tematici, 80 biografie e l’intera storia della moda nel Novecento articolata per decenni. Presentando il portale il direttore generale per gli archivi, Luciano Scala, ha sottolineato che obiettivo di tale importante realizzazione è salvaguardare un patrimonio storicizzato nel quale si è sedimentata la memoria della moda e di “avvicinare in modo semplice e amichevole un pubblico non solo specialistico alle fonti archivistiche, bibliografiche, iconografiche, audiovisive conservate dalle imprese del settore, dalle associazioni di categoria, dalle scuole di formazione, dalle agenzie e dalle riviste specializzate”.

Il portale è ovviamente un work in progress aperto a ulteriori implementazioni. I Documenti, le fotografie, le testimonianze audio e video, la digitalizzazione e catalogazione di numerosi prodotti (abiti, calzature, accessori) creati dalle Case di moda si integrano con la descrizione di complessi documentari conservati presso gli Archivi di Stato o individuati nel quadro delle operazioni di censimento svolte sotto il coordinamento delle Soprintendenze archivistiche.