Com'è cambiata la percezione del danaro in tempo di crisi, secondo lei?
La gente comincia a sentire puzzo di bruciato, anche se ancora non ha visto il fuoco. Ma si sente nell’aria che qualcosa sta cambiando e non in meglio; sente che dovrà faticare di più per guadagnare di meno, che è difficile pensare al futuro con serenità.
Ciò ha influito sui rapporti interpersonali, e se sì, in che misura?
Direi proprio di sì, ma non parlerei coi verbi al passato remoto. Parlerei di qualcosa che sta avvenendo ora. Voglio dire che le conseguenze della crisi si stanno cominciando a sentire e sono proiettate nel futuro: molti ancora non danno importanza al puzzo di bruciato, ma il fumo prende a entrare nelle case.
Quali le politiche attive (anche culturali) più urgenti per i soggetti sociali deboli?
Bisogna investire sulle cose importanti: scuola, studi superiori, ricerca, cultura, assistenza ai piu deboli, agli anziani, ai malati. Si dirà: ma se non ci sono soldi! I soldi ci sono ma vengono spesi male. Basta guardarsi intorno e si scopre che il nostro è il paese degli sprechi. Infiniti, quotidiani, assurdi e scandalosi. E non parlo solo di quelli nazionali, visibili a tutti, ma di quelli piccoli, nei dintorni di casa. Tanto per fare un esempio: proprio in fondo alla strada dove abito a Roma, c’è un enorme cantiere, che certamente sarà costato carissimo al Comune di Roma, aperto da ben otto anni e mai portato a termine. Progettavano di costruire un enorme garage sotterraneo sul lungofiume ma a metà lavoro si sono fermati. O avevano sbagliato i calcoli o si trattava di quei progetti che sono fatti apposta per fare spendere al Comune e dopo c’è un fuggi fuggi di costruttori disonesti. Dopo tanti anni è, quello che prima era un giardino, diventato un immondezzaio. Insomma tutti conosciamo palazzi appena fatti e abbandonati, strade mai finite, terreni recintati e poi mollati, costosissime opere pubbliche lasciate a metà. Per non parlare delle elefantiache spese della politica ecc. Basterebbe un poco di razionalità nelle spese e potremmo benissimo farcela, ma per il momento non si vede traccia di razionalità politica. (M.V De Matteis)