Atlante delle crisi


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L’Italia, prima e dopo Kyoto

Il nostro Paese è sempre più lontano dagli obiettivi sottoscritti 296_centrale_nucleare

Il nostro Paese è sempre più lontano dagli obiettivi sottoscritti con la ratifica del Protocollo di Kyoto. Anziché la prevista riduzione delle emissioni dei gas serra del 6,5%, c’è stato un aumento del 9,9%, tanto che il rapporto internazionale “Climate change performance index” pone oggi l'Italia al 44° posto nella graduatoria dei 57 Stati che producono più emissioni di anidride carbonica. Sul banco degli imputati, le politiche energetiche di questi anni, attente a non intaccare la produttività ma prive di una vera strategia volta ad abbattere le emissioni di gas serra.

L’Italia ha continuato a puntare sul carbone, fonte energetica tra le più inquinanti, e l’opportunità di tornare al nucleare è stata fin qui oggetto di un dibattito che non ha portato a esiti concreti. Qualche passo avanti è stato compiuto nei campi del fotovoltaico e dell’efficienza energetica, ma i risultati sono giudicati ancora insufficienti. Se il pacchetto Ue “20-20-20” sarà approvato senza modifiche, l'Italia dovrà tagliare il 13% delle emissioni di gas a effetto serra e aumentare del 17% i consumi energetici da fonti rinnovabili entro il 2020, rispetto ai livelli del 2005: obiettivi che, allo stato attuale, non sembrano alla portata del Paese.

R. F.