Verso il nuovo governo


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Consultazioni, i sì e i no a Monti

Le dichiarazioni dei partiti dopo l'incontro con Napolitano

Dall'Union Valdotaine arriva il "convinto appoggio" al tentativo di formare un nuovo governo per affrontare la crisi. Ad affermarlo sono stati Rolando Nicco e Antonio Fosson, convocati al Quirinale per le consultazioni. "Siamo dinanzi ad una svolta decisa della situazione politica nazionale e da noi -ha sottolineato Nicco- viene un convinto appoggio, perche' le elezioni anticipate avrebbero potuto far sprofondare il paese ancor piu' nella crisi". Fosson ha auspicato che da parte del nuovo governo vi sia "la necessaria attenzione verso la realta' delle autonomie. Noi siamo disponibili a sacrifici, a patto che siano equamente distribuiti".

Difendere le autonomie e procedere sulla strada del federalismo fiscale. Sono questi gli auspici espressi dalla delegazione Suedtiroler Volkspartei al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, secondo quanto riferito dalla senatrice, Helga Thaler Ausserhofer e dall'onorevole Siegfried Brugger. Svp ha ''molto apprezzato'' la scelta del Capo dello Stato di Mario Monti per la guida del nuovo governo una figura ''molto autorevole e competente''. Svp, hanno assicurato Brugger e Thaler Ausserhofer sottolineano la necessita' che dopo questa fase si ''torni alla politica seria e convincente''. Ribadiscono poi la scelta dell'equidistanza dai due blocchi rimandando ogni valutazione in merito alla fiducia all'esame dei contenuti dell'agenda programmatica.

I parlamentari del Mpa Carmelo Lo Monte e Giovanni Pistorio hanno espresso al capo dello Stato ''convinto apprezzamento per la sua azione in questo delicatissimo momento'' e si sono detti ''pronti a sostenere il governo Monti''. ''Nell'agenda del governo, pero' - afferma Pistorio - si dovra' fare attenzione ai temi della coesione nazionale e dell'equita' sociale e territoriale''.



''Fareitalia per la Costituente Popolare ritiene necessario realizzare subito l'agenda concordata dall'Italia con l'Europa ed e' favorevole al conferimento dell'incarico al sen. Mario Monti con l'obiettivo di realizzare un governo di larghe intese che abbia il pieno consenso delle principali forze politiche e della coalizione che ha vinto le elezioni. Un governo composto da tecnici di alto valore con un programma definito sulla linea del rigore e dello sviluppo. L'Italia ha bisogno di riforme, non di elezioni''. Lo afferma Antonio Buonfiglio (nella foto accanto) in una dichiarazione nella quale rende nota la posizione espressa al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche a nome di Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia. Buonfiglio aveva lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni.

I parlamentari liberali-repubblicani Giorgio La Malfa, Italo Tanoni e Daniela Melchiorre hanno assicurato a Napolitano che daranno ''incondizionato sostegno a Mario Monti'', la Melchiorre racconta di averlo proposto loro al presidente della Repubblica ''come la persona piu' idonea per sostenere il governo in questa fase, visti anche gli incarichi prestigiosi ricoperti sinora''. La Melchiorre definisce anche il governo Berlusconi come ''responsabile di aver precipitato l'Italia nell'instabilita' politica''.

Il partito repubblicano si e' ''affidato al prudente giudizio di Napolitano'' ed esprime il pieno apprezzamento sul nome di Mario Monti come guida del nuovo esecutivo. Lo ha detto il segretario Francesco Nucara al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato. ''Mario Monti - ha aggiunto - potra' dare voce alle proposte del partito repubblicano. Gia' nel passato avevamo auspicato il forte contributo che il professor Monti avrebbe potuto dare al Paese''.

''Abbiamo ribadito al presidente Napolitano il nostro no alle elezioni anticipate in questa difficile situazione economica finanziaria, e manifestato apprezzamento per la figura di Mario Monti, sul cui nome sembra ci sia una convergenza''. lo ha detto Arturo Iannaccone di Grande Sud dopo l'incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Iannaccone ha ribadito la necessita che ''il Sud rientri tra le priorita' del nuovo governo''.

Il Psi ha confermato l'appoggio al neo senatore Mario Monti per formare il nuovo governo. Lo hanno dichiarato il leader del Partito Riccardo Nencini e il senatore Carlo Vizzini al termine dell'incontro con il capo dello Stato. Nencini ha pero' sottolineato che l'appoggio al nuovo governo si basa su due priorita': "equita', uguaglianza e merito, soprattutto in vista delle riforme economiche - ha spiegato - e la formazione di un governo tecnico con una presenza politica in grado di stabilire un rapporto piu' diretto con il parlamento".

L'Italia dei valori attende di conoscere la futura squadra del governo Monti, il programma e, soprattutto, la tempistica, ovvero la durata del nuovo esecutivo per decidere se accordare o meno la fiducia. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Noi attendiamo - ripete piu' volte Di Pietro - di conoscere la squadra, il programma e i tempi. Ci auguriamo che riesca, noi lavoriamo affinche' si realizzi", ma per dare la fiducia "attendiamo di conoscere squadra, programma e tempi".

Popolo e territorio dice si' a un governo guidato da Mario Monti purche' sia un governo tecnico con un programma limitato all'approvazione delle misure contenute nella lettera all'Ue e che abbia un limite temporale, dopodiche' si torna al voto. Il capogruppo di Popolo e territorio, Silvano Moffa, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato, riferisce il consenso del suo gruppo ad un governo "formato esclusivamente da personalita' non riconducibili ai partiti politici. Non manchera' il nostro sostegno se il programma sara' incentrato sui provvedimenti in linea con la lettera all'Europa ed una volta raggiunti quei risultati la parola deve tornare agli elettori. Noi - conclude - saremo vigili affinche' non ci siano tentativi di alterare queste finalita' allo scopo di mettere in discussione il sistema bipolare". Quanto alla riforma della legge elettorale, Moffa spiega che "e' una questione che deve riguardare esclusivamente il Parlamento e, quindi, le forze politiche".

Nessuna dichiarazione ai giornalisti, dopo il colloquio con il capo di Stato, da Roberto Antonione, salito al Colle in rappresentanza dei Liberali per l'Italia nel Gruppo misto alla Camera, di cui fanno parte anche Giustina Destro, Fabio Gava, Luciano Sardelli e Giancarlo Pittelli.

"Abbiamo ribadito il nostro no ad un governo tecnico. La Lega andra' all'opposizione, una opposizione seria e responsabile a difesa degli interessi del nostro territorio". Lo ha detto Federico Bricolo, capogruppo Lega Nord al Senato, dopo l'incontro con il capo dello Stato. Per il capogruppo alla Camera, Reguzzoni "saremo responsabili come sempre, ma a noi non piacciono governi con Udc e sinistra. La nostra sara' una opposizione di controllo e giudizio".

ll governo Monti sia un esecutivo "fino al termine della legislatura". Questa la posizione espressa nel colloquio con il capo dello Stato al Quirinale dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, che ha guidato la delegazione del Terzo polo nelle consultazioni per la crisi di governo. "Tatticismi e furberie non sono ammessi: i partiti -ha detto Casini- sono al bivio. O speculano sulla situazione, magari sperando in qualche rendita di posizione, o si assumono insieme la responsabilita' di salvare il Paese, come da noi sollecitato, da soli e per primi, in questo periodo". Il Terzo polo, ha aggiunto Casini "esprime gratitudine al presidente della Repubblica per l'autorevolezza e l'equilibrio con cui ha governato il complesso momento economico e politico che sta attraversando l'Italia".

Il Pd ha dato la propria disponibilita' al presidente Giorgio Napolitano a sostenere "un governo di emergenza e transizione che sia totalmente nuovo a forte e autorevole caratura tecnica". Lo ha spiegato Pier Luigi Bersani al termine delle consultazioni con la delegazione del Pd al Quirinale. "Abbiamo riferito al presidente Napolitano il pensiero del Pd che parla della preoccupazione per la situazione del Paese. Sappiamo di essere sul punto piu' esposto di una crisi -ha detto Bersani- difficile e seria. La nostra preoccupazione e' quella del lavoro, del reddito, dei risparmi delle famiglie. Per noi prima di tutto viene l'Italia. Da qui facciamo discendere la nostra disponibilita'", ha concluso Bersani, a un governo di emergenza.

Il Pdl dice si' ad un governo tecnico, esclude qualsiasi forma di partecipazione politica ad esso e precisa: del nuovo esecutivo tecnico non facciano parte tecnici anti Berlusconi. Lo ha chiarito il segretario Pdl , Angelino Alfano, al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato al Quirinale. ''Per quanto ci riguarda non intendiamo accedere ad alcuna partecipazione politica al governo - ha detto Alfano - e dato la preferenza alla partecipazione ad esso a tecnici che abbiano dato prova di equilibrio, esclusi coloro che abbiano fatto del loro impegno una militanza antigovernativa'' contro Berlusconi.