Dal debito alla scuola, i 39 dubbi di Bruxelles

In cinque pagine, la Commissione europea passa al setaccio la lettera d'intenti presentata dall'Italia a Bruxelles g

Come sara' realizzato il percorso di rientro del debito pubblico? Quali provvedimenti assicureranno la reale applicazione della 'golden rule' sul pareggio di bilancio? Come si rimediera' alla cronica incapacita' di utilizzare i fondi strutturali Ue? Che cosa si intende fare per valorizzare il ruolo dei professori nelle Scuole?

Sono queste alcune delle 39 domande con le quali, in cinque pagine, la Commissione europea passa al setaccio la lettera d'intenti presentata dall'Italia a Bruxelles per cercare di capire le vere intenzioni del governo di Roma.

- Conti pubblici. Oltre a rilevare che nelle attuali condizioni economiche il rispetto degli obiettivi indicati per il 2012 e il 2013 richiedera' l'adozione di "misure aggiuntive", Bruxelles chiede all'Italia di dettagliare come si intende realizzare il percorso di riduzione del debito pubblico che dovrebbe partire dal 2012 e da dove arriverebbero i 5 miliardi di incassi annui previsti per il prossimo triennio.

- Pensioni. Il problema, per Bruxelles, resta aperto soprattutto nel settore privato, dove l'eta' pensionabile delle donne sara' inferiore a quella degli uomini ancora per molti anni e le pensioni di anzianita' consentiranno ancora per molto a persone 'relativamente' giovani di restare a casa.

- Golden rule. Una volta inserito il principio del pareggio di bilancio nella Costituzione, con quali leggi l'Italia lo fara' concretamente rispettare per renderlo coerente con le regole Ue?

- Tasse. Bruxelles vuole conoscere come il peso fiscale sara' ricalibrato spostandolo da lavoro ai consumi, e se e' vero che si pensa a reintrodurre l'Ici.

- Fondi strutturali. La Commissione evidenzia tutte le carenze del sistema italiano, in cronico ritardo nell'utilizzare le risorse Ue, e chiede quali interventi saranno varati per porvi rimedio. Ma Bruxelles punta il dito anche sul piano Eurosud, chiedendo di conoscerne i dettagli.

- Scuola. Visti anche i deludenti risultati dei test Invalsi, che cosa vuole fare l'Italia per riformare il sistema scolastico? E per valorizzare il ruolo dei professori e migliorare l'autonomia e la competitivita' delle Universita'?

- Lavoro. Come funzioneranno i crediti d'imposta per chi offre nuovo lavoro nelle regioni svantaggiate? Come sara' favorita l'occupazione giovani e femminile? Cosa prevede la revisione dei contratti di lavoro?

- Concorrenza. All'Italia si chiede tra l'altro di specificare come saranno potenziati i poteri d'intervento dell'Authority per assicurare coerenza tra le norme nazionali e regionali e cosa si intenda fare nel settore dell'acqua dopo il risultato del Referendum.

- Giustizia e riforme costituzionali. La lista delle domande si chiude con quelle relative agli interventi destinati ad assicurare una giustizia civile efficiente e al taglio dei parlamentari, nonche' i risparmi che si intendono cosi' realizzare.