I film del week end


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The tomorrow series - Il domani che verrà

di Sandro Calice

THE TOMORROW SERIES - IL DOMANI CHE VERRA’

di Stuart Beattie. Australia, Usa 2011. Azione, drammatico (Eagle Pictures)
Rachel Hurd-Wood, Lincoln Lewis, Caitlin Stasey, Deniz Akdeniz, Phoebe Tonkin, Chris Pang, Ashleigh Cummings, Andrew Ryan, Colin Friels
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Niente di meglio che una bella guerra per rinsaldare le amicizie, svegliare gli eroismi e vivere un’entusiasmante avventura. Almeno così pensano gli autori di questa storia.

Ellie è una diciassettenne che vive a Wirrawee, una cittadina sulla costa in Australia. Prima delle vacanze scolastiche chiede ai genitori di poter realizzare il suo sogno di fare una gita di una settimana al Rockpool Eden, un luogo incontaminato dove si narra ci sia un bosco che i locali chiamano “l’inferno”. Il permesso è accordato ed Ellie sceglie i compagni di avventura: l’amica del cuore Corrie e il suo fidanzato Kevin, il greco sempre in vena di scherzi Homer, la bellissima Fiona, la religiosa Robyn e il gentile e timido thailandese Lee. “L’inferno” in realtà si rivelerà un luogo di incantevole bellezza, e tutto va per il meglio fino alla notte in cui vedono uno stormo di jet militari diretti verso la città. Il vero inferno, infatti, li aspetta al loro ritorno: manca l’elettricità dappertutto, gli animali sono morti e i loro genitori sembrano scomparsi nel nulla. I sette adolescenti ci mettono poco a scoprire che una forza militare straniera ha invaso la città e che tutti gli abitanti di Wirrawee sono detenuti in campi di concentramento. Dovranno improvvisarsi soldati, per sopravvivere e provare a salvare tutti gli altri.

Il film è tratto dal primo dei sette libri della popolare saga per adolescenti “Tomorrow” di James Marsden, una serie nata nel 1993 che ha venduto oltre due milioni in mezzo di copie ed è stata tradotta in sette lingue. Stuart Beattie ha un passato da sceneggiatore (“Piarati dei Caraibi: la maledizione della prima luna”, “Collateral”, “Quel treno per Yuma”) e qui è alla sua prima prova da regista. Il film è evidentemente mirato a quel target di adolescenti che amano i vampiri di Twilight o i maghetti alla Harry Potter, con la differenza che qui ci sono ragazzi “normali”. L’intento dichiarato di Marsden è quello di rappresentare i giovani come persone in grado di fare grandi cose, perché “il fatto che oggi alle persone non venga data la possibilità di compiere atti eroici non significa che non possano essere eroici, significa solo che non ne hanno l’opportunità”. E per lui l’opportunità è una guerra. In un periodo come quello attuale, non proprio un’ipotesi felice, anzi. Se avete più di 15 anni, potete tranquillamente passare oltre, ma anche se ne avete di meno c’è di meglio da vedere.

s.calice@rai.it



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