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L'uomo moderno è nato più di 40mila anni fa

Lo dicono due studi, britannico e italiano, pubblicati su Nature

I primi europei moderni abitano il Vecchio continente da circa 44 mila anni. Lo rivelano due studi, uno britannico e l'altro diretto da uno studioso italiano, pubblicati online su 'Nature'. Sulla base dei segreti 'rivelati' da resti umani ritrovati al Nord e al Sud del continente, i due lavori indipendenti dimostrano il rapido popolamento dell'area da parte di moderni esseri umani ben prima di 40 mila anni fa. E questo nonostante finora le tracce fisiche - molto rare - erano datate solo tra i 41 mila e i 39 mila anni fa.

Ebbene, la ridatazione di una mascella scoperta in un sito vicino Torquay (GB) nel 1927 (che nel 1989 si pensava risalisse 'solo' a 39 mila anni fa), grazie a tecniche moderne, ha raccontato una storia molto diversa agli scienziati. Il team di Thomas Higham dell'Università di Oxford ha potuto scoprire che la mascella in realtà risale a un periodo che oscilla tra 44.200 e 41.500 anni fa, e la sua morfologia indica che apparteneva a un rappresentante dei primi europei moderni.

L'italiano Stefano Benazzi dell'Università di Vienna ha rianalizzato insieme a un gruppo di colleghi due molari, che erano stati scoperti nella Grotta del Cavallo, nel Salento, e originariamente erano stati classificati come appartenenti all'uomo di Neanderthal. Il team ha scoperto, invece, che i denti provengono da esseri umani moderni, vissuti - secondo la datazione al radiocarbonio e gli indizi offerti degli ornamenti scoperti nel sito - circa 45.000-43.000 anni fa.