Crisi dei mercati


Stampa

Vola lo spread, debito italiano più pesante

Il Tesoro deve corrispondere maggiori interessi. Un'occasione per i risparmiatori b

La corsa del differenziale fra Btp e Bund tedeschi ha effetti negativi per le casse del bilancio dello Stato ma puo' rappresentare un'occasione per i risparmiatori alle prese con il crollo dei listini azionari e i segnali di rallentamento del mercato immobiliare. La crescita dello spread, che tecnicamente e' il differenziale tra il rendimento di un titolo e quelli del corrispondente di uno Stato considerato privo di rischio, come la Germania, infatti influisce sulle aste dei titoli di Stato fissando delle asticelle sui rendimenti. Questo rende piu' costoso per il Tesoro reperire denaro sui mercati per rifinanziare il debito, oramai al 120% del Pil. Alle stelle anche i Cds, segno di una sempre maggiore sfiducia verso la capacita' dell'Italia.

CON SPREAD A 400 PUNTI DEBITO MENO SOSTENIBILE - Il neo governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha calcolato questa estate come uno spostamento verso l'alto della curva dei rendimenti di 100 punti base comporti un incremento della spesa per interessi pari a circa 0,2 punti percentuali di Pil nel primo anno, e a 0,4 e 0,5 punti rispettivamente nel secondo e nel terzo anno. Sebbene il Tesoro abbia, negli ultimi anni, allungato la vita media delle emissioni, rendimenti oltre i 300 o 400 punti sono meno sostenibili nel medio periodo e comportano un aggravio aggiuntivo per gli sforzi di risanamento dei conti pubblici.

RENDIMENTI AL 6,3%, VICINA SOGLIA LIMITE - Secondo alcune stime non peraltro da tutti condivise, la linea rossa da non superare e' quella del 6,5%-7% per i rendimenti dei titoli di Stato decennali, limite oltre il quale sono cadute Grecia, Portogallo e Irlanda. Il nuovo record (450 punti pari al 6,3) e' molto vicino a tale soglia ma puo' rappresentare un buon affare per i risparmiatori e investitori italiani (che peraltro detengono insieme alle banche nazionali circa la meta' del debito pubblico) a patto che detengano i titoli fino a scadenza, Viceversa si espongono alle oscillazioni dei titoli sul mercato secondario che possono essere, come si vede in questi giorni, molto forti. CDS - I Credit default swap (Cds) sono strumenti finanziari derivati che funzionano come un'assicurazione. Chi compra un Cds, infatti, si impegna a pagare al venditore un premio in cambio del rimborso, solo in caso di default, del valore dell'obbligazione oggetto dell'insolvenza (di solito un titolo di Stato). Vengono quotati in termini di spread e il loro valore e' una misura dell'affidabilita' dei titoli sottostanti (come il rating, vedi voce). Nascono come derivati di copertura dal rischio ma si sviluppano come strumento speculativo per scommettere sul possibile fallimento di uno Stato o di un emittente privato.