L'annuncio del primo ministro greco, George Papandreu, di un referendum pubblico per approvare le condizioni economiche e finanziarie del nuovo programma Ue-Fmi alza sensibilmente la posta per la Grecia ed Eurolandia nel suo complesso. Così una nota dell’agenzia di rating Fitch, che afferma che un possibile respingimento del programma Ue-Fmi negoziato di recente dal Governo greco aumenterebbe il rischio di un default sovrano forzato e disordinato e potenzialmente dell'uscita della Grecia dall'euro. Entrambe queste possibilità avrebbero implicazioni finanziarie gravi per la stabilità finanziaria e la solvibilità di Eurolandia.
L'annuncio del referendum, aggiunge Fitch, "sottolinea l'urgenza di creare un sistema di sicurezza credibile per impedire il contagio di una destabilizzazione dalla Grecia a Eurolandia.
L'incertezza se la Grecia accetterà o meno il programma Ue-Fmi, incluso il programma di ristrutturazione del debito con il coinvolgimento del settore privato, aumenta l'incertezza sulle perdite che i creditori potrebbero accusare e quindi sulla ricapitalizzazione delle banche".
Fitch ritiene quindi essenziale "un rapido progresso nel rendere operativa una maggiore potenza di fuoco del fondo Efsf" e rileva che "la Bce deve essere pronta a intervenire sul mercato secondario per moderare il contagio verso Paesi con debiti sovrani solvibili, ma potenzialmente illiquidi, come Italia e Spagna".
L'agenzia si dice inoltre molto incerta sulle conseguenze di un voto negativo. Alla luce di negoziati prolungati e difficili tra il Governo greco e la troika composta da Fmi, Ue e Bce, garantire un accordo su un nuovo pacchetto potrebbe non essere raggiungibile, prosegue Fitch, che ritiene che, a fronte delle pesanti scadenze sul rimborso del debito previste nel primo trimestre 2012 senza un continuo aiuto esterno finanziario potrebbe verificarsi un default sovrano forzato e potenzialmente disordinato. Fitch conclude che "la mancanza di una risposta credibile e complessiva alla crisi della Grecia e' stata una fonte di contagio e di instabilità finanziaria e ha intensificato la pressione di un declassamento dei rating di altri debiti sovrani di Eurolandia".
I presidenti della Ue, Herman Van Rompuy e della Commissione Ue, José Manuel Barroso hanno "piena fiducia" nel fatto che la Grecia rispetterà gli impegni presi nei confronti della zona euro, nonostante l'annuncio di un referendum sull'ultimo piano di salvataggio del Paese.
"Prendiamo atto dell'intenzione delle autorità greche di tenere un referendum. Siamo convinti che l'accordo (concluso in occasione del vertice europeo della scorsa settimana, ndr) è il migliore possibile per la Grecia. Abbiamo piena fiducia nel fatto che la Grecia onorerà gli impegni presi in relazione alla zona euro e alla comunita' internazionale", indicano Van Rompuy e Barroso in una nota.