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Udinese e Lazio vincono e sono seconde
alle spalle della Juventus

Il Bologna rimonta e mette l'Atalanta ko. La Fiorentina torna al successo contro il Genoa dinatale_esulta_296

di Claudio Presutti

Restano l'Udinese e la Lazio alle spalle della Juve capolista e protagonista principe del sabato di Serie A. La Juve infatti negli anticipi ha vinto 2-1 in casa di un'Inter sempre più in crisi, allungando in testa alla classifica, a quota 19. Prosegue intanto la rincorsa del Milan che, trascinato da super-Ibra, espugna l'Olimpico regolando 3-2 la Roma di Luis Enrique. Nuova battuta d'arresto pre Champions per il Napoli sconfitto al Massimino dal sempre più sorprendente Catania di Montella.

L'Udinese batte il Palermo ed è seconda, ad una sola lunghezza dalla Juve di Conte. La formazione di Guidolin al Friuli si prende i tre punti con il settimo gol stagionale del solito Di Natale, sempre più solo in testa alla classifica marcatori. Per quanto riguarda i rosanero, ancora a secco di gol in trasferta, poco da dire, ha tenuto il campo per trequarti di gara senza sbilanciarsi, poi nel finale ha cercato con più insistenza il pari e per questo ha rischiato più volte di capitolare sui micidiali contropiede dell'Udinese. Di Natale recupera e scende in campo, fuori causa tra i siciliani invece Abel Hernandez oltre a Pinilla, e al 38' decide il match con una girata di destro su cross di Basta che beffa un non irresistibile Tzorvas. Da segnalare anche un palo di Armero al 76', lanciato da un tacco del solito Di Natale.

Poche ore dopo, nel posticipo, la Lazio riaggancia i friulani imperversando 3-0 a Cagliari. Biancocelesti sornioni per tutto il primo tempo: aspettano i sardi, che si rendono pericolosi un paio di volte con Ariaudo e Ribeiro, poi affondano l’uno-due micidiale. Al 39’ Lulic piazza il destro a giro dal limite, al 44’ Klose di testa monetizza il cross di Cissé. In apertura di ripresa la difesa rossoblù salva in affanno sul solito Klose. Poi i sardi provano a spingere, sfiorano il gol con la zuccata di Ribeiro di un soffio a lato. Ma all’88’ Rocchi, subentrato all’evanescente Cissé, colpisce di testa la traversa e ribadisce prontamente in rete. E’ il suo gol numero 100 con la maglia biancoceleste, il punto esclamativo della serata.

La Fiorentina torna al successo e dà un po' di respiro alla posizione di Mihajlov, reso traballante soprattutto dallo scarso feeling con la piazza. I viola puniscono il Genoa al 41' al termine di una veloce azione corale Kharja-Jovetic-Pasqual, ben finalizzata da Lazzari. Polemiche dei toscani nel finale per un gol-fantasma: Gamberini da due passi colpisce la traversa, la palla poi tocca il terreno (forse al di qua della linea) prima che Frey la faccia sua. Il Genoa si sveglia nel finale, ma è troppo tardi e resta l'1-0 che permette ai viola di agganciare in classifica i rossoblù a quota 12.

Risale posizioni anche il Parma che batte 2-0 il Cesena, "licenziando" così di fatto l'allenatore degli avversari, Giampaolo. A fine match è stato infatti il presidentedei romagnoli Campedelli ha ufficialmente licenziato il tecnico. Dominio degli emiliani che nel primo tempo prima falliscono un rigore con Giovinco (para nonno Antonioli) al 37', poi passano al 41' con Paletta al termine di una mischia furibonda. Nella ripresa va a segno l'altro centrale difensivo del Parma, Alessandro Lucarelli, su cross di Zaccardo (71').

Al Dall'Ara il Bologna, dopo tre sconfitte di fila, batte l'Atalanta in rimota. Nerazzurri lombardi in vantaggio già al 7'con Denis che realizza il sesto gol, agganciando così Giovinco al secondo posto nella classifica dei marcatori dietro e re Di Natale. Il rigore realizzato da Di Vaio a fine primo tempo (48') riaccende il Bologna e dà il via alla rimonta. A inizio ripresa un bel gol di Ramirez porta gli emiliani in vantaggio, mentre il colpo di testa di Loria (68') chiude la rimonta e fissa il punteggio sul 3-1.

Vince la paura al Via del Mare e il match tra il Lecce e il Novara finisce in parità: 1-1. Pugliesi avanti con una rete di Strasser al 31'. Il Novara pareggia, sempre nel primo tempo, con un rigore che Rigoni primi si conquista e poi realizza (44'). In precedenza l'arbitro Romeo di Verona aveva annullato, per un fuorigioco dubbio, una straordinaria rovesciata di Meggiorini che aveva trafitto il portiere leccese Benassi.

Nell'anticipo delle ore 12.30 il Siena batte il Chievo, alla terza sconfitta di fila, e si affaccia nelle parti alte della classifica. Apre le danze una doppietta del giovane Destro, attaccante scuola Inter di proprietà del Genoa, che segna prima al 25' con una bella azione personale, poi al 57' con un appoggio facile dopo la parata di Sorrentino su una bella girata di Calaiò. Un calcio di punizione di D'Agostino regala ai toscani il 3-0 al 62', poi il gol della bandiera dei veronesi con Moscardelli (75'). Infine al 94' c'è la meritata marcatura personale di Calaiò che fissa il tabellino sul 4-1.