Una bambinaia con una formazione ad hoc


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La Baby-Xitter, una tata speciale

Al servizio delle famiglie con parenti diversamente abili bambini_diversamente_abili_296

di M. Vittoria De Matteis
mv.dematteis@rai.it  

La ‘x’ è un riferimento genetico, e indica come un cromosoma può cambiare la vita di una persona e dei suoi familiari. Baby xitter sta per baby sitter specializzata in disabilità. Baby-Xitter, è il primo servizio in Italia di baby-sitter a domicilio per bambini “diversamente abili”. Al costo di una normale bambinaia, i nuclei aderenti all’associazione usufruiscono di una persona di fiducia, già esperta nel settore. L’Associazione Baby-Xitter ha anche il compito di essere lo sportello informativo sui diritti e agevolazioni del disabile, facendosi anche portavoce per le stesse famiglie, nei casi in cui i diritti del disabile non vengano rispettati. Grazie a Baby-Xitter, il bimbo ha accanto a se una persona conscia e pronta a dare tutto l’aiuto possibile, dando allo stesso tempo un sollievo “necessario” ai parenti.

L’idea nasce dall’esperienza personale di alcuni genitori di figli con disabilità fisica e/o psichica, che sanno bene quanto non sia facile rompere il muro che si crea intorno a questi nuclei. La maggior parte delle persone che si propongono provengono dalle facoltà di Psicologia o da Scienze dell’Educazione, ma è previsto un corso di formazione interno a partecipazione gratuita. L’abbinamento operatore/trice – famiglia è a discrezione dell’associazione, valutando se la disponibilità e la competenza dell’operatore/trice corrisponda alle esigenze del nucleo.

“Tra i mille problemi e preoccupazioni che affliggono i genitori di un bimbo/ragazzo diversamente abile, quello sull’autonomia del proprio figlio è senz’altro tra i maggiori. Far si che si possa vivere una vita il più possibile ‘normale’ e che soprattutto, un domani, quando non ci saranno più i genitori, questi ragazzi possano farcela con il minor aiuto possibile -spiega l’associazione nel suo progetto di ricerca- Molti di loro non riusciranno a raggiungere grandi autonomie, ma tutti, con un buon percorso d’aiuto, possono migliorare la qualità della loro vita. Fornire maggiori autonomie significa orientare la persona a prendere iniziative, a fargli scoprire che le sue azioni portano a dei risultati e che può scegliere di agire in modi diversi per avere risultati diversi. Diversamente si ostacola la sua intelligenza, attenzione, memoria, e si rischia, facendolo divenire un esecutore, di sollecitare un percorso di invecchiamento. Bisogna concedere loro la possibilità di incontrare ostacoli, sbagliare, tentare da solo, commettere errori. Solo così la persona avrà l’opportunità di capire, migliorare e sentirsi utile.

In questa linea educativa è indispensabile essere coerenti e molto rigorosi. Pertanto sia a casa che a scuola gli sforzi devono essere univoci nell’indirizzare le competenze del ragazzo nella vita quotidiana. Questo percorso, se perseguito con tenacia, permetterà alle persone con disabilità cognitiva di affrontare il ‘dopo genitori’ con strumenti adeguati. Ad oggi si è visto come la collaborazione da parte di tutti (famiglia-educatori-scuola) stia dando dei grossi risultati”. E’ importante condividere lo stesso destino e mettere in rete più nuclei parentali, per condurre una vita il più possibile ‘normale’. Inoltre, le famiglie con bimbi e ragazzi diversamente abili hanno spesso il problema di godersi un evento culturale, perché molti dei loro figli non hanno tempi d’attenzione abbastanza lunghi, o hanno dei comportamenti che agli occhi degli “altri” possono sembrare poco consoni all’ambiente e quindi molte volte decidono di non entrare in un museo o in altri luoghi, per “non dare fastidio”.

Da oggi grazie a FREE MUXEUM, un’iniziativa dall’Associazione Baby-Xitter, si potranno avere momenti tranquilli da dedicare ai propri interessi, mentre il proprio figlio sarà in compagnia di una baby-xitter che lo intratterrà con attività ludiche e di svago adatte alle sue esigenze.

Fra le varie iniziative create, in ambito ricreativo c’è il CANOAX TEAM: la prima squadra “mista” (normodotati e disabili insieme) di Canoa e Canottaggio, creata in collaborazione con il CUS Torino, importantissima realtà sportiva Nazionale, con un particolare occhio di riguardo anche verso la disabilità, riconosciuta dalla FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak).