di Mauro Caputi
Sedici punti in otto partite bastano per stare da soli in vetta alla classifica. Lo sancisce questo secondo turno infrasettimanale della stagione valevole per la nona giornata (ottava effettiva per via dello sciopero alla prima) che vede la Juve mettere tutti in fila col successo 2-1 sulla Fiorentina nell’anticipo di martedì. L’Udinese, infatti, cade a Napoli (prima sconfitta nel torneo) e la Lazio viene fermata sull’1-1 in casa dal Catania. Il Milan fa fuori il Parma e ottiene la terza vittoria consecutiva.Il match clou si è celebrato al San Paolo di Napoli, con i partenopei autorevoli su un’Udinese incapace di dare continuità al proprio gioco. Il 2-0 matura nel primo tempo con il gran pallonetto di Lavezzi (20’), suggerito dalla rovesciata di Cavani, e con l’imperioso colpo di testa di Maggio (44’) servito da Dzemaili. I friulani si vedono solo fra i due gol, quando De Sanctis strappa applausi a scena aperta su Floro Flores e Asamoah. Il Napoli, comunque, non sta a guardare e continua a pungere sfiorando il terzo gol per tutta la gara. L’assenza di Di Natale si fa sentire più del dovuto, l’attacco dei bianconeri è sterile.
A San Siro il Milan continua a esaltarsi con le triplette. A Lecce è stato Boateng, contro il Parma un insospettabile Nocerino. L’ex Palermo apre al 30’, dopo un avvio fiacco dei rossoneri, grazie a un errore della difesa ducale che lo libera a due passi dalla porta. Due minuti dopo, però, il merito della staffilata nel sette è tutto suo. Robinho manca un paio di occasioni, non così Ibrahimovic che al 73’ chiude virtualmente il match. Giovinco, al 78’, raggiunge di Natale a quota 6 in classifica cannonieri bucando sotto le gambe Abbiati. Il gol non spaventa la truppa di Allegri che chiude 4-1 col terzo gol di Nocerino al 92’. Milan ora a quota 14 insieme al Napoli.
Occasione sprecata per la Lazio, per 45’ in testa alla classifica, fermata dal Catania. All’Olimpico finisce 1-1 con Klose che di testa (17’) realizza il suo quinto gol in serie A. Il torto della squadra di Reja è di non affondare il ko a fronte di un Catania che cresce con costanza. Bergessio comincia a farsi vedere dalle parti di Marchetti. Poi, al 53’, lo supera con una girata. I biancocelesti interrompono la serie di tre successi, per gli etnei è il quinto risultato utile consecutivo.
Pareggio giusto a Bergamo fra Atalanta e Inter. L’1-1 si concretizza nel primo tempo con Sneijder che fa centro complice la devizione di Cigarini (il pallone sbatte sul palo interno, 32’) e Denis che va in ascensore a colpire di testa da centro area (44’). Inter guardinga nella fase iniziale, gli esterni orobici fanno male. Poi il centrocampo di Ranieri prende il sopravvento e Zarate diventa una spina nel fianco dell’Atalanta. Meno efficace Milito, che tuttavia ha il match point al 78’ (in realtà la punta colpisce con il braccio e alza sulla traversa da pochi passi, ma l’arbitro Valeri non se ne accorge). L’occasionissima passa così all’Atalanta: all’88’ Chivu affronta Marilungo e Valeri giudica da rigore la trattenuta. Denis calcia malissimo e Castellazzi fa un’ottima figura.Nuovo stop della Roma, il Genoa torna al successo. A ‘Marassi’ finisce con un rocambolesco 2-1 nel quale i giallorossi si devono mangiare le mani sia per le occasioni sprecate, sia per essersi lasciati sfuggire la partita a pochi secondi dalla fine. Frey è bravo due volte su Perrotta, poi Jankovic indovina la stoccata da centro area (38’). Roma in pressione per tutta la ripresa, manca la concretezza. La costanza però è premiata all’82’, quando Borriello s’infila in area approfittando di un contrasto debole e scodella al centro la palla che Borini (al primo gol in A) trasforma nel pareggio. La spinta della Roma, giocoforza, si esaurisce. Il Genoa controlla e colpisce all’89’ con Merkel che impatta di testa un corner e manda la palla addosso a Kucka che vince uno strano rimpallo con Stekelenburg.
Pari di rigore in Cesena-Cagliari. L’1-1 è confezionato dal dischetto da Nenè (20’) e Candreva (47’ del primo tempo). Fotocopia i falli che inducono Doveri a fischiare i penalty: nell’area romagnola Martinez tocca con la mano un traversone di Cossu; in quella sarda Canini allunga il braccio sul tiro da fuori di Eder. La ripresa non riserva emozioni, con le squadre che accusano le ruggini del turno di metà settimana. Il Cesena resta ultimo con 3 punti frutto di tre pareggi.
Momento no del Chievo, alla seconda sconfitta consecutiva. A Verona il Bologna è corsaro col colpo sotto di Acquafresca all’8’. Il gol vale l’1-0 che resisterà fino alla fine ai tentativi dei veneti. Moscardelli, che parte ancora una volta dalla panchina, vede i suoi sforzi infrangersi sulla traversa. L’impressione è che alla squadra di Di Carlo manchi quella lucidità che l’aveva contraddistinta fino a una decina di giorni fa. Per i felsinei tre punti che sono ossigeno puro.
Pareggio 1-1 al ‘Piola’ fra Novara e Siena. Ospiti in vantaggio con Calaiò (17’) che interviene sulla respinta di Fontana, bravo a salvare su Gonzalez. La difesa di casa mostra grossi limiti di cui i toscani non approfittano. La squadra di Tesser è però generosa a inseguire il risultato per tutta la gara. Il gol arriva con un terzino, Gemiti, che all’80’ indovina l’angolo alto con un bel sinistro.
Il posticipo del turno, al giovedì, vede il Palermo impegnato al ‘Barbera’ contro il Lecce penultimo in classifica.