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Gli italiani si fidano del ‘dottor web’

L’86% reputa affidabili le informazioni su Internet medicina_web_296

Italiani e web, un rapporto solido come una roccia. Internet sta infatti diventando uno strumento sempre più consultato, anche quando si tratta del bene più prezioso: la salute. L'86% degli italiani reputa il web un canale affidabile per la ricerca di informazioni in ambito di salute. Come e più dei quotidiani e della tv. E' quanto emerge dai dati raccolti dalla nuova indagine online dell'Osservatorio sanità di UniSalute, che ha studiato la percezione degli italiani nei confronti delle principali fonti di informazione che trattano di salute.

Gli italiani ritengono quindi che il web offra l'accesso a informazioni affidabili quanto quelle offerte dagli inserti di sanita' sui quotidiani e dalla televisione, ritenuti affidabili rispettivamente dall'83% e dall'81% del campione. Niente di cui stupirsi se si considera che, come ha dimostrato un recente studio, il 30% degli italiani utilizza il web come primario canale d'informazione sul tema salute. Sono infatti numerosi i portali e i siti gestiti da specialisti del settore che offrono contenuti e informazioni qualificate.

Chi ancora crede che l'informazione scientifica sia terreno esclusivo di pubblicazioni altamente specializzate e delle testate tradizionali deve probabilmente tornare sulle sue posizioni. "Sia chiaro - si legge in una nota del gruppo Unipol - internet non sostituisce le pubblicazioni scientifiche specializzate (in cui ripone fiducia il 96% del campione) ne' mette in discussione il loro ruolo, ma si affianca ad esse per affermarsi come una delle principali fonti di informazione anche in questa delicata area, un ulteriore valido canale al servizio del cittadino".

Elevata anche l'importanza attribuita alle esperienze vissute e raccontate da parenti e amici, che diventano una fonte di informazione altrettanto attendibile (così le ritiene l'83% del campione), al di là della reale competenza riguardo ciò che viene detto e del ruolo giocato dall'emotività propria di ogni persona quando si racconta un'esperienza vissuta direttamente. Analizzando i dati si nota come sia ampiamente riconosciuta un'elevata qualità delle informazioni alle principali fonti che si occupano di salute. Una fiducia che si può definire trasversale, perché ad affermarlo sono uomini e donne di tutte le età e lungo tutto lo Stivale.

Nello specifico la fonte che raccoglie più consensi resta, come detto, la categoria delle pubblicazioni scientifiche specializzate: il 58% degli intervistati le definisce attendibili e competenti e a questo si aggiunge un ulteriore 39% che le ritiene molto credibili. Solo il 3% si esprime negativamente.

Allo stesso tempo, il 33% degli intervistati si fida delle informazioni che si trovano sul web, a cui si aggiunge un altro terzo del campione (42%) che le ritiene abbastanza attendibili e un 11% che le trova molto attendibili. Solo il 14% dichiara di non fidarsi, giudicandole poco affidabili.

"La sinergia tra competenza scientifica, fondamentale quando si parla di salute, e la possibilità che la rete offre di raggiungere un numero sempre più elevato di cittadini è da sempre al centro della nostra attività", afferma Andrea Pezzi, direttore generale di UniSalute.