di Maurizio Iorio
Brahms, Gogol, Berlioz, Liszt, Mendellsohn, Wagner, Tolstoj, Nietzsche, Boulez, la pittrice messicana Frida Khalo, Mark Twain, Berthold Brecht, Dostojevskij, Marlene Dietrich, Josephine Baker, Kirk Douglas, i Duchi di Windsor, lo Scià di Persia, sono solo alcuni degli intellettuali, artisti e potenti della terra che in passato, soprattutto nel 1800 e nella prima metà del novecento, hanno scelto Baden Baden come seconda patria. Per la bellezza del luogo, certo, per godere dei poteri taumaturgici delle sue acque, anche. Ma soprattutto per frequentare il suo celebre casinò, considerato il più bello del mondo. I russi, soprattutto Tolstoj e Dostojevskij , erano completamente schiavi del tavolo verde, sul quale hanno lasciato ingenti fortune. Dostojevskij , che venne a Baden nel 1861, dovette fuggire dalla città inseguito dai creditori. Vi fece ritorno nel ’65 e, con alterne fortune, riuscì a vincere il denaro per tornare in Russia. Si dice che proprio qui abbia scritto “Il giocatore”. Anche Otto von Bismark e Konrad Adenauer avevano scelto Baden per le loro vacanze, e non solo. Molti incontri politici di alto livello si sono tenuti proprio qui, dove sono state poste le basi per l’Europa Unita. Anche se oggi intellettuali e artisti non sono più di casa, Baden Baden è ancora un luogo di residenza ricercatissimo, dove vive il più alto numero di milionari tedeschi. La città è un' isola dorata nel bel mezzo del Baden Wurttemberg, la regione tedesca coltivata a vigneti che confina con la Francia. Strasburgo, una delle sedi del Parlamento europeo, è ad un tiro di schioppo al di là del confine.ORIGINI ROMANE
Le origini di Baden Baden affondano le loro radici nel tempo. I romani fondarono la prima colonia, “Aque”, nell’80 d.c. Qui l’imperatore Caracalla veniva a curare la sua gotta, e non a caso le terme più famose della città sono intitolate proprio a lui. Dopo anni di abbandono, seguìto alla caduta dell’impero Romano, la città tornò a rifiorire grazie all’imperatore Federico III, che nel 1473 fece un soggiorno di cura e indisse qui il congresso dei principi. Da allora Baden Baden è diventata un luogo di ritrovo dell’aristocrazia e della nobiltà europee, nonché degli artisti di mezzo continente. I francesi stabilirono nel Casinò e all' Hotel Brenner il loro quartier generale nella II guerra mondiale. Distesa in una valle verde disegnata con bella simmetria dalle linee dei vigneti, nel cuore della Foresta Nera, Baden è una deliziosa oasi turistico-termale, frequentata da una clientela decisamente “agée”, anche se lo scorso settembre si è tenuto un “new pop festival”, che ha riunito il meglio della giovane generazione del pop anglosassone, a cominciare dall'anglo-pakistana Rumer. Un tentativo, sembra riuscito, di “svecchiare” la clientela attirando un po' giovani. LE ATTRAZIONI
La città si sviluppa intorno al parco Lichttentaler Allee, che segue il corso del fiume Oosbach, all’interno del quale si trova il bel museo Burda disegnato dell’architetto americano Richard Meier. Accanto al parco gli edifici del Kugarten, compreso il classico Kurhaus, al cui interno si trova il Casinò. Imponente il teatro dell’Opera, il più grande della Germania, con 2500 posti a sedere. I bagni termali sono ovviamente il fiore all'occhiello della città, che fonda parte della sua economia proprio sulle proprietà terapeutiche delle sue acque. Le terme di Caracalla sono state aperte nel 1985, mentre quelle di Federico (Friedrichbad), considerate fra le più belle del mondo, furono edificate nel 1871 su ordine del Granduca Federico I. Monumentale la cupola, ispirata alle antiche terme romane, e la piscina in marmo di Carrara. Baden attrae ogni anno 500.000 visitatori, attirati dalla tranquilla raffinatezza del luogo, dal clima mite, dalla possibilità di praticare sport all'aria aperta: equitazione (ogni anno si svolge un importante concorso ippico), tennis, alpinismo, trekking e sci sono solo alcune delle tante attività a cui ci si può dedicare nel pre o post-terme. In alternativa, c' è sempre lo shopping, tanto per non perdere l'allenamento. La zona pedonale di Sophienstrasse e Gernsbacher Strasse è ricca di boutique di lusso, ma i prezzi non sono poi così esagerati. Infine per gli amanti del genere, da non mancare una visita al museo Fabergè, che raccoglie un bel po' di opere del famoso gioielliere degli zar (quello delle uova d'oro), per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro. Insomma, Baden Baden, al pari di Parigi, val bene una messa.
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