I risultati di una ricerca inglese


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Scoperto ‘l'interruttore’ della fertilità

E’ un enzima, se difettoso provoca sterilità e aborti provetta_296

Potrebbe esserci un 'interruttore' difettoso dietro l'infertilità' o la tendenza ad abortire che impediscono ad alcune donne di avere figli. Per un gruppo di scienziati britannici ad 'accendere' la fertilità è un enzima. Gli esperti spiegano come funziona in uno studio pubblicato oggi su Nature Medicine. Alti livelli di questa proteina, chiariscono, sono associati a sterilità, mentre bassi livelli aumentano le probabilità per una donna di andare incontro a un aborto spontaneo.

I risultati, sottolineano i ricercatori dell'Imperial College di Londra che firmano lo studio, possono avere implicazioni future per il trattamento della sterilita' e la prevenzione dell'aborto spontaneo ricorrente e potrebbero anche portare a nuovi metodi contraccettivi. Circa una donna su 6 ha difficolta' a rimanere incinta e una su 100 donne che cercano di concepire ha aborti ricorrenti (per tre o piu' gravidanze consecutive).

Gli scienziati hanno analizzato campioni di tessuto prelevati dalla mucosa uterina, donati da 106 donne in cura nell'Imperial College Healthcare NHS Trust. Quelle che mostravano un'infertilita' inspiegata avevano tentato di rimanere incinte per due anni o piu' e per loro erano state escluse le ragioni piu' comuni di infertilita'. I ricercatori hanno scoperto che la mucosa uterina in queste donne aveva livelli elevati dell'enzima 'SGK1'.

Al contrario, le donne che soffrivano di aborti ricorrenti avevano bassi livelli di SGK1. Il team ha scoperto ulteriori prove di importanza SGK1 in esperimenti usando modelli murini: nei topi i livelli di SGK1 nella mucosa uterina diminuivano durante la finestra fertile. Quando i ricercatori hanno impiantato copie extra del gene SGK1 nella mucosa uterina, le femmine non erano in grado di rimanere incinte, un dato che suggerisce che una caduta dei livelli SGK1 e' essenziale per rendere l'utero accogliente per gli embrioni.