Oggi ci sono gli indignados che portano avanti la rabbia popolare contro la classe dirigente del paese e contro le politiche del governo. Ma negli ultimi dieci anni sono stati tanti e diversificati i movimenti che hanno attirato la solidarietà nazionale dando vita a lotte contro il governo di turno. Ecco i principali.
2002 - I girotondi di Moretti. "Resistere, resistere, resistere. Come su una irrinunciabile linea del Piave". Fu questa frase pronunciata dal procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli a fronte di diversi provvedimenti fatti approvare dal governo Berlusconi, a scatenare la solidarietà di numerosi cittadini che nel gennaio di quell'anno si radunarono attorno a Palazzo di Giustizia a Milano per un girotondo di solidarietà. Qualche settimana dopo, i girotondi si diffusero in tutta Italia. A Roma fu il regista Nanni Moretti a farsi portavoce del movimento.
2003 - Le bandiere della pace. Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, fece appello affinché i cittadini dessero il loro segnale contro le guerre. E così fu: da quel momento i balconi delle città e le manifestazioni di piazza, tantissime contro la guerra in Iraq in corso, si riempirono di bandiere arcobaleno. Comparvero anche in manifestazioni degenerate in violenza e questo porto lo stesso Zanotelli a ribadire la necessità della non violenza nelle proteste.
2005 - Movimento No Tav. E' nato dall'idea che la costruzione della linea Tav, tra il Piemonte e la Francia, non sia effettivamente utile alle popolazioni ma sia solo un sistema per dirottare denaro pubblico verso lobby di costruttori. Il movimento negli ultimi anni ha dato vita a numerose manifestazioni e occupazioni di cantieri lungo tutta la linea. Nel luglio del 2011 50mila persone sono arrivate da tutta Italia per esprimere solidarietà al movimento con una manifestazione degenerata in violenza.
2007 - No dal Molin. In quest'anno arriva il via libera da parte del governo Prodi alla la base americana nell'aeroporto Dal Molin di Vicenza. Migliaia di cittadini erano contrari e le loro ragioni raccolsero la vicinanza di decine di migliaia di sostenitori da tutta Italia. Tra il 2007 e il 2008 si svolsero a Vicenza manifestazioni che videro la presenza di giovani arrivati da tutta Italia, dal resto dell'Europa e anche dagli Stati Uniti.
2008 - Gli studenti dell'Onda. Si battezzarono in questo modo dopo un referendum indetto su un sito web. "Un onda vi travolgera'" e "Onda anomala" erano alcuni degli slogan portati in piazza. Ma per la prima volta la parola 'crisi' entrò nel lessico delle proteste studentesche. "Noi la crisi non la paghiamo", gridavano in coro nelle strade di tutta Italia. La loro rabbia era rivolta al ministro dell'Istruzione Gelmini, colpevole, a loro dire, di aver riformato la Scuola e l'Università tagliando fondi senza investire sulle generazioni future.
2009 - Popolo Viola. Nasce su internet grazie a Facebook, dall'idea di alcuni blogger che connotano con il colore viola il "No Berlusconi day", una manifestazione organizzata il 5 dicembre di quell'anno per chiedere le dimissioni del premier. Da allora si sono moltiplicate le proteste e il Popolo Viola è nato in tutta Italia. Nel febbraio del 2011 e' arrivato ad Arcore, per un sit in protesta dopo lo scandalo delle feste del Premier.
2011 - La rivolta delle donne: "Se non ora quando?". E' stato il titolo di un'imponente manifestazione nazionale organizzata il 13 febbraio di quest'anno dopo gli scandali sessuali che hanno coinvolto il premier. In tutta Italia, secondo il movimento sono scese in piazza un milione di donne. A Milano erano 70mila, a Napoli 60mila a Torino 80mila. Chiedevano un maggiore rispetto della politica nei confronti della popolazione femminile.
2011 - Indignados. Prendendo ispirazione dall'omonimo movimento spagnolo, in Italia i primi 'indignati' arrivano l'estate scorsa a Parma per protestare contro un presunto giro di mazzette in Comune. Sull'onda della crisi finanziaria e della stretta economica in corso il movimento si diffonde in tutta Italia.