Il Vecchio Continente si 'allarga'


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Balcani, in cammino verso l'Ue

La Slovenia è al momento l'unico paese della ex Jugoslavia a far parte dell'Unione. Dalla Croazia all'Albania, ecco quali saranno i nuovi Stati membri h

I Paesi dei Balcani occidentali, gran parte dei quali costituivano la ex Jugoslavia, si muovono in ordine sparso nel cammino verso l'Unione europea, dei cui progressi ha informato la commissione Ue nel suo ultimo Rapporto diffuso a Bruxelles.

- Slovenia: e' l'unica delle sei repubbliche che costituivano la vecchia federazione jugoslava ad aver aderito alla Ue, nel 2004. La Slovenia e' entrata a far parte anche della zona Euro.

- Croazia: Zagabria ha chiuso con successo alla fine dello scorso giugno il negoziato di adesione, e diverra' membro e pieno titolo (il 28/mo) dell'Unione europea il primo luglio 2013.

- Serbia: la Commissione europea ha raccomandato la concessione a Belgrado dello status di paese candidato alla Ue, seppur condizionata alla ripresa del dialogo con Pristina. E se il dialogo fara' progressi concreti, Bruxelles proporra' agli Stati membri di fissare una data per l'avvio del negoziato di adesione. A decidere sullo status di candidato alla Serbia sara' il Consiglio europeo del 9 dicembre prossimo. La diffusione dell'ultimo Rapporto della Commissione e' coincisa con una visita a Belgrado del ministro degli Esteri Frattini, che ha ribadito il pieno sostegno dell'Italia alle aspirazione europee della Serbia.

- Montenegro: Bruxelles ha raccomandato l'avvio del negoziato di adesione con il Montenegro, che aveva ottenuto lo status di paese candidato lo scorso mese di dicembre. La data d'inizio del negoziato sara' decisa dal Consiglio europeo del 9 dicembre prossimo. "E' un riconoscimento al duro lavoro da noi fatto in tutti questi mesi", ha detto il ministro degli Esteri Milan Rocen, con riferimento al vasto programma di riforme messo in cantiere, in primo luogo quella elettorale, sullo stato di diritto e le misure di lotta a corruzione e criminalita'.

- Macedonia: la Commissione Ue ha raccomandato per la terza volta l'apertura del negoziato di adesione all'Unione per la Macedonia, che ha lo status di paese candidato dal 2005. A bloccare il via libera a Skopje e' sempre l'annosa disputa con la Grecia sul nome del paese ex jugoslavo. Atene ritiene che il termine 'Macedonia' appartenga esclusivamente al patrimonio storico e culturale ellenico. La Macedonia e' rappresentata all'Onu col nome provvisorio di Fyrom (Former yugoslavian Republic of Macedonia).

- Bosnia-Erzegovina: il paese, bloccato da una estenuante impasse politica legata ai contrasti fra le tre comunita' etniche che lo compongono (musulmana, serba, croata), conseguenza anche della guerra degli Anni Novanta, non ha ancora Ootenuto lo status di paese candidato e, come ha detto a Sarajevo Pierre Mirel, responsabile della Commissione Ue, e' ancora lontano da una reale prospettiva europea. A oltre un anno dalle elezioni politiche (3 ottobre 2010) la Bosnia e' ancora senza un governo centrale.

- Kosovo: e' il paese piu' indietro nel processo di integrazione europea. Indipendente dal 17 febbraio 2008, e' stato riconosciuto finora da 83 paesi sul totale di 193 rappresentati all'Onu. La Serbia si oppone strenuamente alla proclamazione di indipendenza di Pristina, con cui lo scorso marzo ha avviato un dialogo su questioni concrete relative alla vita quotidiana della popolazione. L'acuirsi della tensione nel Nord a maggioranza di popolazione serba e' un fattore di disturbo sia per pristina che per Belgrado. La dirigenza kosovara si e' felicitata della raccomandazione della Commissione ue per l'avvio di negoziati in vista della liberalizzazione del regime dei visti. Il Kosovo e' il solo paese della regione a non usufruirne.

- Albania: appesantito da una crisi politica che dura dal 2009, il paese delle aquile dovra' probabilmente ancora attendere per ottenere lo status di paese candidato.