Pirateria


Stampa

Tre le navi italiane in ostaggio

Prima della Montecristo, attaccate e catturate la 'Savina Caylyn' e la cisterna 'Rosalia D'Amato' m

L'attacco alla motonave 'Montecristo della compagnia D'Alesio Group da parte dei pirati somali è soltanto l'ultimo di una serie di attacchi dei pirati alle navi italiane che transitano in quell'area, circa duemila ogni anno. E va ad allungare la già ampia lista degli assalti subiti nel 2011: nei primi sei mesi sono stati infatti 266 gli attacchi dei pirati, 70 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo il rapporto dell'International Maritime Bureau (Imb) della Camera di commercio internazionale (Icc). Il 60% degli attacchi sono effettuati dai pirati somali, che con la Montecristo hanno ora nelle loro mani tre navi italiane.

La "Savina Caylyn", petroliera della societa' "Fratelli D'Amato", e' stata attaccata e catturata l'8 febbraio scorso: a bordo vivono 5 italiani e 17 indiani, in precarie condizioni igieniche e sottoposti in piu' occasioni a maltrattamenti. Per il loro rilascio e' stato richiesto un riscatto, ma le trattative si sarebbero interrotte dopo alcune settimane essendo troppo alta la distanza tra le parti: da qui le proteste dei familiari, che lamentano di essere stati abbandonati e che in una recente manifestazione davanti alla sede della compagnia armatrice a Napoli hanno paventato una "virtuale condanna a morte" per i loro congiunti. In una delle ultime, drammatiche telefonate il comandante Giuseppe Lubrano Lavadera ha invocato "Fate presto. Ormai lo stremo delle forze e' superato da un pezzo".

Notizie ancora piu' frammentarie riguardano la cisterna "Rosalia D'Amato" della Perseveranza Spa di Navigazione Napoli, catturata il 21 aprile: a bordo 21 uomini di equipaggio, 6 italiani e 15 filippini. Anche in questo caso le trattative sarebbero bloccate da mesi.

Secondo i dati diffusi dal Maritime Security Review, le navi di varia nazionalita' ostaggio dei pirati sono piu' di 30.