Più efficace la gestione delle sfide planetarie


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FuturICT, il mega simulatore del mondo futuro

Cnr partner del progetto pilota del Bando Europeo Flagship futurict_296

di Maurizio Righetti

Secondo le previsioni dei Maya, o secondo le interpretazioni che qualcuno arbitrariamente ne ha dato, il mondo dovrebbe finire nel 2012. La Commissione Europea, più realisticamente, pensa invece a come salvaguardarlo, il pianeta, partendo proprio dal 2012, anno in cui verranno finanziate, con un miliardo di euro l’una, due proposte per la tecnologia del futuro che abbiano lo scopo di evitare gli eventi dannosi provocati dall’uomo o limitarne fortemente l’impatto negativo.

Conoscere in anticipo le situazioni di crisi. Gestire le sfide planetarie
Perché ci sono le crisi economiche? Come si diffondono le epidemie? Come combattere la disoccupazione? È possibile conoscere in anticipo le operazioni della criminalità organizzata? Queste alcune delle domande cui risponderà FuturICT, che entro l’anno prossimo potrebbe ricevere un miliardo di euro di finanziamenti per creare la più ambiziosa delle interfacce tra ICT e società.

Il progetto FuturICT si propone di integrare l'uso delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le scienze della complessità e le scienze sociali, per produrre un cambio di paradigma nello studio dei fenomeni sociali e per rendere più consapevole, efficace e scientificamente fondata la gestione delle sfide planetarie del futuro (dalle crisi finanziare globali sino ai disastri ambientali).

Quanto perde il mondo con le catastrofi sociali
Tra il 2007 e il 2010, le banche mondiali hanno perso quasi duemila miliardi e mezzo di dollari. Nel 2003 la diffusione dell’influenza SARS ha causato una perdita di venti miliardi di dollari soltanto nei Paesi dell’Asia orientale. Negli Stati Uniti il costo della criminalità supera i mille miliardi di dollari l’anno. Tutti questi fenomeni sono causati dall'uomo; si tratta di catastrofi sociali, contenibili almeno in linea di principio.

Ridurre numeri come questi anche soltanto dell’1% sarebbe un risparmio enorme per l’economia mondiale. Il progetto europeo FuturICT punta a una riduzione di fallimenti sociali valutabile tra il 10% e il 30%, prevedendo in anticipo ciò che fino ad oggi è stato impossibile prevedere: crisi economiche, epidemie, azioni criminali, guerre civili.

Un “videogioco” per anticipare i rischi della società
Per raggiungere quest’obiettivo, FuturICT costruirà un mega simulatore in grado di replicare tutti i fenomeni sociali sulla Terra. Dalla criminalità organizzata ai flussi finanziari, dalla diffusione delle malattie alle correnti migratorie mondiali: come in un videogioco, il nostro mondo sociale verrà ricostruito virtualmente, in modo da averne un’immagine realistica e dettagliata. Una volta riprodotti i fenomeni, saranno studiate tutte le loro possibili evoluzioni, così da prevedere in anticipo eventuali rischi per la società.

Sistema sperimentato con successo durante il pellegrinaggio alla Mecca
“Abbiamo già realizzato esperimenti simili sui movimenti delle folle” ha dichiarato Dirk Helbing, fisico dell’ETH di Zurigo e coordinatore di FuturICT. “Nel 2006 più di 360 persone sono rimaste uccise durante il pellegrinaggio alla Mecca: studiando la dinamica dell’incidente abbiamo costruito un modello simulativo in grado di prevedere esattamente quali valori critici rendono possibile una catastrofe. L’anno successivo, l’applicazione di questi risultati ha fatto sì che il pellegrinaggio si svolgesse senza incidenti, nonostante ci fosse il 25% in più di pellegrini”.

L’obiettivo è ora estendere studi di questo genere a ogni ambito sociale, per mettere a punto misure di precauzione e sviluppare pratiche innovatrici di supporto ai decisori politici e a tutti i cittadini. Si tratta di un progetto di ricerca interdisciplinare che risponde al nuovo bando europeo FET Flagship, del Programma Future and Emergent Technologies, che lo scorso anno ha lanciato agli scienziati europei la sfida di realizzare progetti con “obiettivi tecnologici visionari” quanto il progetto Apollo per la conquista della Luna. Fino ad ora la Commissione Europea ha selezionato sei progetti pilota, con il compito di elaborare sei proposte sulla tecnologia del futuro. Tra queste a partire dal 2012 solo due verranno finanziate, per un totale di un miliardo di euro ciascuna.



FuturICT in testa alla classifica europea. informazioni da archivi online, social network, smartphone, navigatori satellitari
FuturICT si è collocato in testa alla classifica europea perché è il progetto di più ampio respiro, che intende unire gli strumenti delle scienze sociali, dell’ICT e delle scienze della complessità, avvalendosi di esperti provenienti da tutti i settori della scienza. Il punto di partenza saranno i dati: il “Planetary Nervous System” raccoglierà miliardi di informazioni a partire da archivi online, social network, smartphone, navigatori satellitari; il “Living Earth Simulator” li elaborerà in scenari predittivi, e la "Partecipatory Platform" renderà tutto accessibile al pubblico. Tutto ciò che fa parte della scienza dei “Big Data”, insomma, su cui si stanno già confrontando da tempo giganti come Google e Yahoo. A partire da questi dati verranno realizzate simulazioni su scala globale e in tempo reale, in grado di riprodurre i fenomeni sociali e prevederne l’evoluzione.

Il Cnr è fra i sei partner
Il coordinamento di FuturICT è affidato a Dirk Helbing dell'ETH di Zurigo e a Steven Bishop dell'University College of London. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, rappresentato da Rosaria Conte, figura fra i sei partner firmatari della Coordination Action che ha preso avvio lo scorso maggio con un grant di quasi due milioni di euro. Nel maggio 2012 la Commissione Europea selezionerà i due progetti vincitori.

Tra i capofila ci sono anche alcune delle istituzioni accademiche e scientifiche più prestigiose d'Europa come le Università di Oxford, di Passau e di Cork, mentre il supporto scientifico ed economico è stato assicurato dall'Open Society Institute, dall'Institute for New Economic Thinking e dal Santa Fe Institute americani.

Le modalità di elaborazione del supercomputer
Se il progetto verrà finanziato prenderà avvio la costruzione dei componenti hardware del Living Earth Simulator, ma la squadra di FuturICT sta già stabilendo le modalità con cui il supercomputer dovrà elaborare le informazioni. “Abbiamo bisogno di un sistema equivalente all’acceleratore di particelle LHC del Cern di Ginevra” ha detto Rosaria Conte, rappresentante del polo italiano di FuturICT e responsabile del Laboratorio di Simulazione Sociale dell'Istc-Cnr. “Oggi sappiamo prevedere il comportamento delle particelle nel mondo fisico, ma non siamo ancora in grado di capire come funziona la società. Questo perché nessuno ha mai pensato di utilizzare per un unico obiettivo le varie componenti sociali, informatiche e tecnologiche che FuturICT vuole mettere insieme.”

L’internazionalità delle minacce sanitarie
Conoscere in anticipo il potenziale sviluppo di un evento ad alto rischio per la società avrebbe importanti ricadute a livello internazionale. Ad esempio, negli ultimi dieci anni casi come la BSE, la SARS e l’influenza H5N1 hanno dimostrato che nessun Paese è in grado di gestire in autonomia gravi minacce sanitarie. FuturICT, raccogliendo dati da risorse eterogenee (aziende sanitarie, aziende ospedaliere, medici di guardia, strutture territoriali, ma anche da reti ferroviarie, aerei e navigatori satellitari per monitorare gli spostamenti della popolazione) potrebbe costruire in tempo record tutti gli scenari possibili, e suggerire così un piano di intervento adeguato.

Partecipa l’eccellenza italiana
Per l'Italia parteciperanno al progetto, oltre agli scienziati del Cnr, anche docenti e ricercatori del Politecnico di Torino, dell’Università Sapienza di Roma, dell'ISI di Torino e dell'Università di Genova.

L'elenco completo dei partecipanti e delle istituzioni coinvolte è disponibile su http://www.futurict.eu e, per l'Italia, su http://www.futurict.it.