‘Bullied to Death’, potrebbe essere il titolo di un canzone contro il bullismo che porta al suicidio. Lady Gaga, per ora, ha dedicato la famosa canzone ‘Hair’, tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film, al ragazzino Jamey, suo fan, vittima del bullismo perché gay, esibendosi davanti a una platea enorme, quella dell’iHeart Radio Music Festival di Las Vegas, nel Nevada.
E non solo cantando, ma scendendo in campo in prima persona ha deciso di prendere le difese di ragazzi come lui, deboli e incompresi. Contro il bullismo lotta e si batte Lady Gaga, la donna di spettacolo più potente al mondo, secondo la rivista Forbes, superando persino Oprah Winfrey. Undicesima nella lista delle donne più influenti, è più importante della regina Elisabetta II. Prima di lei solo personalità politiche come Angela Merkel, Hillary Clinton e Michelle Obama. A 25 anni è la più giovane delle 100 donne in lista. Lei può comprendere i teenager e può condividere le loro gioie quanto i dolori.
La campagna di Lady Gaga per rendere illegale il bullismo arriva dopo la morte di Jamey. “Questo deve finire. La nostra generazione ha il potere di farlo finire. IL bullismo deve diventare un reato”. Così Lady Gaga nella sua denuncia contro il bullismo e soprattutto contro il bullismo omofobo, più che mai determinata sul suo profilo Twitter, letto da quasi 14 milioni di ammiratori: “Ho passato giorni a riflettere, piangere e gridare. Ho così tanta rabbia. È difficile provare amore quando la crudeltà porta via la vita a qualcuno. Il bullismo deve diventare illegale. È un crimine dettato dall’odio”. Lady Gaga ripensa al suo fan che prima di uccidersi scriveva sulla sua pagina di Facebook: “Parlo sempre di come vengo maltrattato, ma nessuno mi ascolta”. Queste tra le ultime frasi pubblicate sul social network più famoso del mondo prima di suicidarsi. “Cosa devo fare affinché la gente mi ascolti? Non dimenticatemi quando andrò piangendo alla porta del paradiso”.
Lady Gaga ha affrontato il problema del bullismo nelle scuole andando a parlarne direttamente con il presidente degli Stati Uniti, Obama. E lo ha fatto nell’occasione più appropriata: una cena di gala a casa della manager di Facebook, il social network che ha i “Walls” spesso imbrattati di insulti e appelli di ogni tipo, tra questi anche quelli tra studenti, perché Facebook è nato proprio per essere un luogo di ritrovo tra studenti ed ex compagni di scuola. Lady Gaga era tra i 75 ospiti alla cena di gala della manager di Facebook, Sheryl Sandeberg, nella sua casa nella Silicon Valley, in California, una festa che si è tenuta il 25 settembre scorso in onore del presidente. La pop star ha letto una lettera, secondo quanto ha riportato la Abc tv, di un suo fan che racconta del suicidio di un suo amico vittima del bullismo. E ha poi rivolto un appello a tutti i partecipanti alla cena a “fare tutto il possibile per combattere episodi di prevaricazione e violenza nei confronti dei ragazzi più deboli da parte di ‘bulli’”. Barack Obama ha risposto a Lady Gaga, sempre secondo quanto riferito dalla Abc tv, ricordando le misure adottate dalla sua amministrazione a sostegno della campagna contro il bullismo e più in generale a sostegno dei valori fondamentali della società americana. Una settimana dopo ha parlato alla conferenza annuale della Human Rights Campaign, una delle organizzazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) più grandi d'America. “In California, la scorsa settimana, ho incontrato la vostra leader, Lady Gaga con cui ho avuto un colloquio molto produttivo. Aveva dei tacchi altissimi mi ha intimidito”. Il presidente Usa ha scherzato con la comunità gay in un applauditissimo discorso che ha avuto una standing ovation di 3mila spettatori. Dopo aver riscaldato l'atmosfera con le battute su Lady Gaga, paragonata a un capo di Stato, Obama ha ribadito che “ogni americano, gay, bisessuale, e transgender, merita di essere uguale davanti alla legge e di poter accedere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini” ricordando anche di aver fatto abolire la legge del 'Don't ask, don't tell' che di fatto impediva ai militari americani di vivere dichiaratamente la propria omosessualità. Tra i temi del suo intervento è stato anche affrontato quello dei suicidi tra gli adolescenti gay, vittime del bullismo: “Nessun ragazzo gay - ha detto Obama- dovrà in futuro sentirsi solo e abbandonato a sé stesso”.
Lady Gaga difende le vittime del bullismo, ma nel mondo dello spettacolo in America c’è chi ne è vittima in prima persona. E’ la figlia di Courtney Cox, l’attrice nota per il ruolo di Monica Geller nella sitcom Friends. Coco, 7 anni, sarebbe stata vittima di bullismo a scuola, sembra a causa della recente separazione dei suoi genitori. Assieme all’ex marito, Courtney Cox ha detto alla figlia di essere “speciale” per scacciare la negatività che le hanno trasmesso i suoi compagni. Il padre della bambina, David Arquette, dice che “a far parte del bullismo è l’indifferenza della gente che non ne parla apertamente e non fa niente” per evitare questa violenza, e almeno “le insegnanti devono sapere per affrontare il problema”.
(McdM)