Nel pieno della crisi la Commissione europea ha approvato la proposta della Tobin Tax, un prelievo sulle transazioni finanziarie che rifocilla le casse statali contribuendo a contrastare la speculazione e allentare la tensione sui mercati.
Dal nome del premio Nobel per l'economia James Tobin, che la propose nel 1972, la Tobin Tax interessa tutte le transazioni sui mercati valutari, penalizzando le speculazioni a breve termine.
Il tutto con un ritorno significativo: secondo qualche economista basterebbe addirittura un'aliquota dello 0,1% per garantire ogni anno all'incirca 166 miliardi di dollari di maggiori entrate a livello internazionale.
L'idea del Professor Tobin rimase dormiente per oltre 20 anni, per essere poi rilanciata nel 1997 da Ignacio Ramonet, redattore di Le Monde diplomatique, che in un editoriale intitolato "Disarmare i mercati", propose di creare un'associazione per l'introduzione di una tassa anti-speculazione.
Sul tema è ritornato di recente il Segretario al Tesoro Usa Tim Geithner, che ha tuttavia bocciato l'ipotesi nella convinzione che tale misure funzionerebbe solo se applicata a livello globale. Un'eventualità' più che remota. Basterebbe infatti che un solo paese non l'applicasse, fossero pure le isole Cayman, perché le transazioni si spostino nel paradiso off-shore. Ma non solo. Per evitare distorsioni andrebbero tassate non solo le operazioni su bond e azioni, ma anche sugli strumenti derivati, come futures e options.
Molti economisti sostengono dunque che sarebbe meglio se la Tobin Tax fosse applicata da una istituzione internazionale, come una tassa globale da applicare a tutti i mercati finanziari, regolamentati e non.
In passato è stato proposto di affidarne la gestione alle Nazioni Unite. Non sono comunque mancate iniziative nazionali in merito ma senza successo.
Nel giugno 2004 il Parlamento federale belga approvò l'implementazione della Spahn tax, versione della Tobin tax proposta da Paul Bernd Spahn, che prevede l'introduzione del prelievo se lo farà anche il resto dell'eurozona.
In Canada è stata rianimata grazie agli sforzi degli attivisti canadesi negli anni 1990, e nel marzo 1999 la Camera dei Comuni canadese ha approvato una risoluzione per chiedere al governo per promulgare una tassa sulle transazioni finanziarie in concerto con la comunità internazionale.
Nel Sud America la Tobin tax è stata appoggiata dall’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, e da quello venezuelano Hugo Chavez. Ma ad oggi non ci sono stati sviluppi concreti.