Indagine del Censis


Stampa

Sempre più italiani vivono soli

Aumentati del 39% in dieci anni, sono quasi 7 milioni vivere_soli_296

Negli ultimi dieci anni, è cresciuto del 39% il numero degli italiani sopra i 15 anni che per scelta o per necessità vivono da soli. Sono quasi 7 milioni in totale e rappresentano poco meno del 14% dell'intera popolazione. Il dato è contenuto nella ricerca curata dal Censis per la Confartigianato.

Più in particolare, sono quasi 2 milioni le persone che vivono sole comprese nella fascia d'età che va dai 15 ai 45 anni; 1,7 milioni hanno fra 45 e 65 anni mentre gli ultra 65enni soli sono 3,3 milioni. In generale, sono in maggioranza donne, anche se si concentrano per lo più oltre i 65 anni, mentre gli uomini prevalgono percentualmente sia fra i 15 e i 45 anni che fra i 45 e i 65 anni.

Parallelamente alla crescita del 39% delle famiglie composte da una sola persona, diminuiscono nel decennio 2000-2010 di oltre il 7% le coppie con figli. Per quel che riguarda il numero di componenti per famiglia, le monopersonali sono aumentate del 39%, quelle composte da due persone del 20%, i nuclei con tre persone del 2% mentre risultano in diminuzione tutte le altre famiglie.

"Vivere da soli - osserva la ricerca del Censis - non è più solo l'esito dell'età che avanza e della conseguente perdita di quote di relazioni sociali, ma una condizione di vita che coinvolge tutte le fasce di età".

Se "vivere da soli non vuol dire essere una monade isolata", tuttavia "rappresenta una fragilità sociale, visto che in genere, in caso di bisogno, ci si rivolge al coniuge o al convivente".

Per questo motivo, sottolinea il Censis, "il nuovo welfare di comunità, con tanti anziani e tante persone sole, deve moltiplicare al suo interno le relazioni, soprattutto quelle che nascono dal volontariato, dal terzo settore e dall'associazionismo, che costituiscono forze di coesione cruciali".