Nei prossimi 10 anni le scelte strategiche dell’Italia sull’energia avranno un peso rilevante sul futuro occupazionale degli ingegneri italiani.
Lo dice il rapporto “Ingegneri 2020: le nuove sfide professionali nelle energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile”, realizzato dal Centro studi consiglio nazionale ingegneri in collaborazione con Ares 2.0.
La domanda di nuovi ingegneri potrebbe oscillare da un minimo di circa 20 mila a un massimo di 40 mila unità al 2020.
Secondo un’indagine condotta dal Consiglio nazionale degli ingegneri, assieme all’Istituto di economia politica dell’energia e dell’ambiente dell’Università Bocconi, i settori in cui vi saranno maggiori opportunità sono quelli in cui l’Italia ha una significativa quota di mercato: meccanica, elettromeccanica, termoidraulica, edilizia, mobilità e rinnovabile termiche.
Nel settore energetico, secondo la ricerca, la situazione in 10 anni vedrà la domanda di energia italiana soddisfatta da un mix di fonti, stimate pe ril 31% dal petrolio (39% attuale), per il 39% dal gas (37% attuale), per l’8% dal carbone (7% attuale), per il 18% dalle rinnovabili (12% attuale) e per il 4% dalle importazioni (5% attuale).
L’eolico sarà concentrato al Sud e nelle isole.
Le biomasse, ovvero l’uso dei materiali di origine animale e anche vegetale che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione, si svilupperanno solo dopo il 2020.
L’energia geotermica, quella che viene generata per mezzo di fonti geologiche di calore, sarà la meno utilizzata perché troppo costosa.
Puglia, Calabria, Campania e Sicilia saranno le regioni che potranno contare su un programma che ha come obiettivo quello di aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica. Verranno promosse le opportunità di sviluppo locale, integrando il sistema di incentivi messo a disposizione dalla politica ordinaria. E saranno, quindi, valorizzati i collegamenti tra produzione di energia rinnovabili e il tessuto sociale ed economico dei territori. (McdM)