di Mariaceleste de Martino
Al petrolio potremmo dover dire addio, perché prima o poi potrebbe esaurirsi. E quindi finiranno anche le sanguinose e avide guerre per la lotta alla conquista dei giacimenti di ‘oro nero’. Il futuro sta già guardando al passato e attinge dalla Storia che sovente si ripete, e nel Ventunesimo secolo riappare in versione moderna: il mondo andrà avanti di nuovo grazie alla turbina e alla caldaia che abbinati alla tecnologia producono energia elettrica.
Una nuova centrale elettrica a gas e vapore rappresenta già il futuro in Germania grazie al Gruppo E.On. Si chiama Ulrich Hartmann e si trova a Irsching, in Baviera, e ha una potenza installata di 561 MW e un livello di efficienza superiore al 60%. Cosa vuol dire? Che questo livello “finora non era stato mai raggiunto da nessuna centrale dello stesso tipo, consentendo pertanto di fissare nuovi standard in termini di efficienza e sostenibilità ambientale nella produzione di energia elettrica”. Infatti, di gran successo è il nuovo tipo di centrale termoelettrica con turbina a gas, detta a ciclo combinato, con un rendimento totale che si avvicina al 55%. Ma questa della E.On la supera.
A spiegarlo è la stessa società, E.On, un fornitore mondiale di soluzioni energetiche specifiche, con sede a Düsseldorf. Dodici i regional unit in Europa che gestiscono le attività di vendita, le reti nazionali di energia e le attività di generazione distribuita in ciascuna nazione. Oltre 900.000 clienti complessivi tra energia elettrica e gas, Tra i più grandi gruppi energetici privati al mondo, con oltre 85.000 dipendenti in più di 30 Paesi, oltre 26 milioni di clienti, un fatturato di 92,9 miliardi di euro e un utile netto rettificato pari a circa 4,8 miliardi di euro nel 2010. Il motto della società è “Cleaner & better energy” (energia più pulita e migliore).
La tecnologia applicata alla turbina e alla caldaia permettono alla centrale elettrica di raggiungere temperature di combustione più elevate rispetto a quelle raggiunte dalla attuali centrali a gas e vapore, determinandone un maggiore livello di efficienza. La turbina a gas, in grado di resistere a tali temperature, ha un’elevata capacità di variare regime, e quindi di adeguare con flessibilità la produzione di energia elettrica al variare della domanda.
“Questa centrale contribuisce all’evoluzione del sistema energetico” commenta Ingo Luge, presidente del Consiglio di amministrazione della E.On Energie Ag. che aggiunge: “Impianti come questo sono pietre miliari sulla strada dell’approvvigionamento energetico del futuro. Da diversi anni E-On porta avanti questa innovazione e ha investito un miliardo di euro nelle rinnovabili nel solo 2010”.
Cos’è una centrale termoelettrica
È un impianto che produce energia elettrica attraverso gas o vapore. In quelle alimentate a carbone fossile, il combustibile viene polverizzato, mescolato ad aria preriscaldata e iniettato nella camera di combustione di una caldaia a tubi d’acqua, dove brucia come un gas.
Com’è fatta una centrale termoelettrica
Ha una caldaia, una turbina, l’alternatore, il bruciatore, e un impianto di raffreddamento.
Gli svantaggi
Inquina. Fumi, polveri, ossidi di zolfo e azoto e altri prodotti generati dalla combustione possono essere dispersi nell’ambiente. Negli anni, la tecnologia ha reso queste emissioni meno dannose, ma solo nei Paesi che possono permettersi la costruzione di strutture di depurazione dei fumi.
Quanto inquina
Emissioni di CO2, confronto tra varie fonti energetiche
Carburante Anidride carbonica g/k Wh
Carbone bituminoso 840
Carbone sub bituminoso 930
Carbone lignite marrone 950
Gas naturale 380
Carburanti brevettati 860
(quelli chimici, diversi da quelli delle raffinerie di petrolio)
I tipi di centrali che producono energia oltre quella termoelettrica
Quelle esistenti
Idroelettrica. Utilizza l’energia cinetica dell’acqua
A fissione nucleare. Simile a quella termoelettrica, ma la differenza è il tipo di combustibile e il processo tecnologico.
Geotermoelettrica. Usa il calore naturale dei vapori nel sottosuolo come fluido per il riscaldamento.
Eolica. Sfrutta il vento.
Solare. Sfrutta l’energia solare.
Fotovoltaica. Pannelli che convertono l’energia solare in corrente elettrica.
Mareomotrice. Sfrutta il movimento dei Mari e dell’Oceani causato dalle maree.
A osmosi. Sfrutta l’acqua dolce mischiata a quella salata alla foce di un fiume per creare una naturale differenza di pressione.
A combustibile. Usa ossigeno e idrogeno che combinati generano corrente elettrica.
Quelle teoriche
A fusione nucleare fredda. Un’idea nata nel 1989 da due scienziati americani. La fusione di due nuclei atomici di Deuterio o Idrogeno che sfrutta l’effetto catalitico di alcuni metalli. Fa discutere.
Solare orbitale. Pannelli fotovoltaici costruiti in orbita e l’energia viene trasmessa sulla Terra tramite microonde o potenti laser, raccolta sul pianeta da antenne speciali e trasformata in corrente elettrica.
Materia e antimateria. È solo una teoria, ma gli amanti della fantascienza ci credono. È stato comunque già dimostrato che l’annichilazione della materia con l’antimateria (antiparticelle o antiatomi) converte l’intera massa in energia, (E = mc2).