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Juve show (4-1), Roma avvio disastroso

Impresa Palermo: battuta 4-3 l'Inter. L'Udinese passa a Lecce (0-2) palermo_inter_296

di Nicola Iannello

Palermo in testa, Inter in coda. È il verdetto del posticipo serale che completa la prima (ma seconda per il calendario) giornata di serie A. I rosanero battono 4-3 i nerazzurri e si aggiungono alla pattuglia che inizia il campionato con una vittoria, formata da Cagliari, Fiorentina, Udinese, Juventus e Napoli. A 1 punto Atalanta, Catania, Chievo, Genoa, Novara e Siena che vanno ad affiancarsi a Milan e Lazio che hanno diviso la posta nell’anticipo del venerdì. Restano al palo Bologna, Lecce, Parma, Roma e appunto Inter.

Al ‘Barbera’ partita di grandi emozioni. Mangia si affida a due punte: Miccoli e Abel Hernandez. Gasperini non deflette dalla difesa a tre (Lucio, Samuel e Zanetti) e in avanti schiera il tridente Zarate-Milito-Forlan. L’avvio dei padroni di casa quasi stordisce i nerazzurri. Miccoli è indiavolato ma Julio Cesar non si spaventa. L’Inter tiene botta e passa alla prima occasione. Su azione d’angolo la difesa disimpegna corto, Stankovic tira, Milito sulla traiettoria (destinata a uscire) devia in porta con grande riflesso (33’). Subito dopo il gol, Gasperini toglie Zarate e inserisce Sneijder. In avvio di ripresa il pari rosanero: su un lancio centrale di Ilicic la retroguardia interista è fuori posizione e Miccoli batte Julio Cesar (48’). La partita decolla. Un tiro di Milito a porta vuota viene deviato col braccio da Migliaccio, l’arbitro propende per l’involontarietà e concede angolo nonostante le proteste nerazzurre. Sul corner, Silvestre atterra Samuel: rigore. Milito dal dischetto non sbaglia e Inter di nuovo in vantaggio (51’). Il Palermo reagisce. Ilicic manda Miccoli in fascia, palla morbida e Abel Hernandez insacca da due passi (54’). Partita apertissima. In contropiede Ilicic, stremato, tira su Julio Cesar. Il Palermo sembra avere meno birra dell’Inter, ma nel finale fa il miracolo, grazie a un Miccoli inarrestabile: all’86’ pennella una punizione micidiale da oltre venti metri che non dà scampo a Julio Cesar. Pinilla completa la festa del ‘Barbera’ con un destro da fuori che sorprende l’estremo difensore nerazzurro (88’). Neppure sul 4-2 è finita: nel recupero, Sneijder pesca Forlan in area, l’uruguaiano non perdona (91’). Ma è troppo tardi per la rimonta. Palermo in paradiso, Inter da rivedere.

All’Olimpico, la nuova Roma inizia il campionato confermando le perplessità sollevate dall’eliminazione dall’Europa League: manca il gioco. Il Cagliari si impone con un rotondo 2-0, senza rischiare neppure troppo. Nel caldo della capitale, formazione offensiva per Luis Enrique, con Pjanic, Osvaldo, Totti e Bojan. Cossu e Nenè gli avanti di Ficcadenti. Roma a sprazzi, pericolosa con De Rossi e Osvaldo, ma Agazzi fa buona guardia. Cagliari pericoloso sul finire di primo tempo, traversa di Biondini. Nella ripresa, Borriello per Bojan e l’attaccante ex Milan si rende subito pericoloso, chiamando Agazzi a una respinta in extremis. Ma è il canto del cigno. Daniele Conti ancora in gol contro la squadra di papà Bruno: José Angel sbaglia il rinvio di testa e il capitano del Cagliari fulmina Stekelenburg dal dischetto del rigore (68’). Piove sul bagnato: lo stesso José Angel si fa espellere un minuto dopo per un calcio a Biondini in area rossoblù: per Gava è rosso diretto. El Kabir (subentrato a Cossu) al 4’ di recupero si invola sulla destra e batte Stekelenburg in diagonale. Non serve il gol di De Rossi al 6’ oltre il 90’: il centrocampista ribatte in gol una respinta di Agazzi su punizione di Totti. Festa Cagliari, Olimpico muto.

Il derby dell’Appennivo va alla Fiorentina, che al ‘Franchi’ regola 2-0 il Bologna. Cerci, Gilardino e Jovetic nel tridente offensivo di Mihajlovic. Di Vaio unica punto supportato da Diamanti e Kone per Bisoli. Gilardino trova la rete al 20’ nel periodo migliore del Bologna: colpo di testa su traversone di Pasqual. Il raddoppio è di Cerci in avvio di secondo tempo (47’). Tiepida la reazione del Bologna. Palo di Diamanti direttamente su punizione.

L’Udinese si conferma macchina da gol anche in questo campionato: passa a Lecce 2-0. Padroni di casa col 4-3-3, con Cuadrado, Corvia e Di Michele in attacco per l’esordio su una panchina di serie A di Eusebio Di Francesco. Centrocampo a cinque per Guidolin, con il talento 22enne rumeno Torje a sostegno di Di Natale. Friulani subito avanti con l’ex giallorosso Basta (2’) su azione tambureggiante di tutta la squadra. L’Udinese recrimina per un fallo di mano in area di Mesbah. Raddoppio Di Natale (16’) su iniziativa di Torje, davvero incontenibile. Nel secondo tempo accade poco, c’è spazio per le proteste dei salentini per un presunto tocco di braccio di Domizzi in area bianconera.

Nel match all’ora di pranzo, la Juventus inaugura come meglio non poteva sperare il nuovo stadio: 4-1 a un Parma tutto da registrare. In gol Lichtsteiner, Pepe, Vidal e Marchisio. In evidenza Pirlo, autore di due assist magistrali; buona la prestazione di Del Piero. Per i ducali, in rete l’ex bianconero Giovinco su rigore a tempo scaduto (fallo con espulsione di De Ceglie sulla stessa “formica atomica”).

Spettacolo e buon ritmo a Marassi. Genoa e Atalanta fanno 2-2. Palacio e Pratto le soluzioni offensive di Malesani; riponde Colantuono con Padoin dietro a Denis. Avvio di fuoco. Veloso porta in vantaggio il Grifone al 6’ su assist di Palacio. Si scatena il neoatalantino Maxi Moralez: prima riprende e insacca una respinta di Frey su tiro di Padoin (8’), poi trafigge il portiere rossoblù innescato da Denis (43’). Il Genoa non ci sta a perdere. Il pari è di Mesto al 55’ su pasticcio della difesa atalantina: Lucchini di testa sfiora di quel tanto da mandare fuori tempo Peluso, Mesto ringrazia e batte Consigli sul primo palo. I padroni di casa chiudono in dieci nel recupero per il rosso diretto allo sloveno Birsa (appena entrato) per un fallo da dietro su Denis.

Al ‘Bentegodi’ la matricola Novara (in serie A dopo cinquantacinque anni) trova il pareggio in rimonta contro il Chievo. Pellissier e Théréau gli attaccanti di Di Carlo. Tesser si affida a Meggiorini e Granoche. Partono bene i clivensi. Pellissier (5’) in gol su assist di Théréau. L’attaccante aostano ricambia il favore con un bel velo per il francese (25’). Il Novara ha il merito di non disunirsi. Marianini accorcia le distanze al 27’ con un bel diagonale su passaggio di Morimoto. Chievo in dieci negli ultimi venti minuti per il doppio giallo rimediato da Sardo. Moscardelli si divora l’occasione per chiudere la partita e il Novara pareggia con Paci di testa su calcio d’angolo (86’).

Pari senza reti ai piedi dell’Etna. Tra Catania e Siena l’unico 0-0. Lanzafame-Maxi Lopez-Gomez il trio d’attacco schierato da Montella nel suo 4-3-3. Sannino dispone un 4-4-2 classico, con Calaiò e Gonzalez terminali offensivi. Ma i gol non si vedono.