di Maricaceleste de Martino
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Dura da dieci anni la guerra del terrorismo “islamico”. E da almeno 18 c’è stato il primo avvertimento, da quel venerdì del 1993 quando un’esplosione devastò il parcheggio nei sotterranei del World Trade Center, uccidendo sei persone e ferendone 1040. Quell’attentato, provocato dallo scoppio di un furgone-bomba pieno di esplosivo, indebolì la struttura della Torre Nord e per non farla collassare furono messi dei rinforzi in acciaio. Chi l’avrebbe mai detto che otto anni dopo si sarebbe ridotta in briciole. A colpire nel ’93 fu un gruppo di terroristi islamici che viveva a New York e nel 2001 ancora un gruppo di islamici, questa volta kamikaze, alcuni dei quali con base negli Stati Uniti.
Quello del terrorismo è lo scontro più incandescente e violento che l’America abbia mai dovuto fronteggiare.
L'11 settembre del 2001 gli Stati Uniti incassano l'attacco più sanguinoso della loro storia, per mano di Al Qaeda. Quattro voli civili vengono dirottati da 19 membri dell'organizzazione di matrice islamica. Due si schiantano contro le Twin Towers, le torri 1 e 2 del Wtc, il World Trade Center di New York City. I grattacieli vanno in fiamme, si frantumano e crollano. I morti: 2.752. Un terzo aereo colpisce il Pentagono: 189 morti. Il quarto velivolo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, cade in un campo in Pennsylvania. E' il Flight UA 93, ricordato come “la rivolta dei passeggeri”.
E' l'ora di punta a New York. Migliaia di persone sono già al lavoro al World Trade Center a Manhattan. Ore 8:46. Un Boeing 767 dell'American Airlines con 92 passeggeri colpisce la prima delle Twin Towers, quella Nord. Ore 9:03, 17 minuti dopo, un Boeing 767 della United Airlines con 65 passeggeri si schianta contro la Torre Sud, che 56 minuti dopo crolla. Alle 10:28 crolla quella Nord. Bilancio ufficiale dei morti: 2.763. All'interno delle Torri: 2.165. Muoiono 441 tra poliziotti e pompieri e 157 a bordo dei quattro aerei. Gli attentatori dell’11 settembre
Cinque i terroristi sull'aereo che ha colpito la prima Torre, tutti dell'Arabia Saudita, tra i 22 e i 28 anni. Il pilota è un architetto egiziano di 33 anni, Mohamed Atta, il cervello degli attacchi.
Sull'aereo che ha colpito la seconda Torre altri cinque terroristi, tre dell'Arabia Saudita tra i 21 e i 22 anni, due degli Emirati Arabi, uno dei quali è il pilota: Marwan Al-Shehhi, un ex militare di 23 anni che ha preso lezioni di volo in Florida. Entrambi i voli erano diretti da Boston a Los Angeles.
L’attacca al Pentagono in Pennsylvania
Il Boeing 757 diretto a Los Angeles decolla da Washington alle 8:20, ma alle 8:54 vira e alle 9:37 si schianta sul Pentagono. Sono 189 i morti, 64 quelli a bordo dell'aereo American Airlines. Hani Hanjour, 29enne, saudita, ma vive da 11 anni negli Usa, è ai comandi. Con lui altri quattro sauditi, 20-26 anni.
Il Boeing 757 della United Airlines decolla da Newark alle 8:42. E' diretto a San Francisco con 44 persone a bordo. Il 26enne Ziad Samir Jarrah, libanese, sta pilotando. Tre i suoi complici, tra i 21 e i 24 anni, sauditi. I passeggeri si ribellano: alle 10:03, l'aereo precipita a Shanksville, Pennsylvania, in aperta campagna.