Le regole di convivenza tra gli automi


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Così si insegna il 'galateo' ai robot

Più macchine potranno lavorare nello stesso ambiente robot_296

E' possibile insegnare il 'galateo' ai robot in modo che interagiscano fra loro comportandosi correttamente e senza provocare danni. Lo dimostrerà fra pochi giorni il test di collaudo di un nuovo sistema che mette in comunicazione gli automi che oggi si possono trovare in un impianto industriale, ma che in futuro potrebbero essere attivi anche nelle nostre case. Lo hanno messo a punto gli esperti del centro di ricerca ''E. Piaggio'' di Pisa, nell'ambito del progetto europeo Chat (Control of Heterogeneous Automation Systems).

''Abbiamo creato un sistema di regole che i robot devono rispettare per interagire fra loro in modo intelligente, senza provocare danni'', spiega Antonio Bicchi, direttore del centro Piaggio e coordinatore del progetto.

L'idea di base è quella di far lavorare insieme nello stesso ambiente più macchine, capaci per esempio di ''accorgersi'' della presenza di altri corpi in movimento e di modificare in modo autonomo il proprio percorso. ''Grazie a questo sistema - aggiunge Bicchi - riconosciamo i robot 'maleducati', che non si comportano secondo le regole perche' per esempio sono modelli vecchi e inadeguati, e possiamo individuare anche i robot 'bugiardi', che dicono il falso perche' hanno una programmazione maligna pensata proprio per danneggiare il lavoro degli altri''.

Per verificare la bontà di questo 'sistema educativo', il 20 settembre si svolgerà un vero e proprio test di collaudo. Lo ospiterà l'azienda Eletric 80 di Viano (RE), leader europeo delle automazioni industriali, che metterà a disposizione dei ricercatori i propri carrelli elevatori.