La mappa del prelievo sui maxi-redditi


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Tassa sui ricchi, cosa fa il resto del mondo

Il contributo è previsto anche in altri Paesi dollari_euro_296

Non solo l'Italia. Sono diversi i paesi europei in cui si torna a parlare di tassa sui ricchi tra le misure per ridare ossigeno ai conti pubblici. La Francia l'ha già messa nero su bianco, la Germania ci pensa, la Spagna l'ha già bocciata. Per non parlare degli appelli individuali e di gruppo all'autotassazione: dall'americano Warren Buffett, terzo uomo più ricco del mondo, a Luca di Montezemolo, fino al manifesto dei Paperoni francesi e di quelli tedeschi. Ecco nel dettaglio lo 'stato dell'arte' della tassa sui maxi-redditi fuori dall'Italia.

- FRANCIA. La prima a tassare i ricchi è stata la Francia. La manovra da 12 mld di euro in 2 anni presentata nei giorni scorsi prevede un prelievo speciale del 3% su chi ha un imponibile superiore a 500mila euro annui. La misura dovrebbe far risparmiare 200 mln di euro nel 2012 e sarà mantenuto fino al raggiungimento dell'obiettivo di un deficit ad almeno il 3% del Pil. A sollecitare il governo francese ad introdurre il prelievo è stato un gruppo di miliardari in un appello congiunto intitolato 'Taxes-moi', 'Tassami'. A firmare il manifesto l'ereditiera dell'impero 'L'Oreal' Liliane Bettencourt, l'ad di Société Générale Frédéric Oudéa, quello di Total Christophe de Margerie e il presidente di Air France Jean-Cyril Spinetta.

- SPAGNA. Si è concluso invece con un nulla di fatto in Spagna il dibattito sulla tassa ai ricchi. Ieri il portavoce del governo Jose' Blanco, ha detto che non la questione non e' in discussione. La Spagna in passato aveva previsto una tassa sul reddito, abolita poi nel 2008 nel quadro degli sforzi per rilanciare l'economia. La misura non aveva riscosso i risultati sperati, anzi aveva aumentato l'evasione fiscale. Il prelievo di allora, di un livello compreso tra lo 0,2% e il 2,5% l'anno del reddito dei ricchi contribuenti, aveva portato nelle casse solo 2,1 mld di euro.

- PORTOGALLO. La questione di una tassa sui ricchi è ancora oggetto di dibattito in Portogallo, anche se nei giorni scorsi in un'intervista al 'El Pais', il primo ministro portoghese Coelho si è detto contrario a tassare i ricchi. "Non dovremmo penalizzare chi ha la capacità di creare ricchezza - ha affermato -. Daremmo il segnale sbagliato".

- GERMANIA. Un gruppo di facoltosi tedeschi, tra cui il cantante pop Marius Mueller-Westernhagen e il presidente del Bundesliga Hannover 96 Martin Kind si sono detti d'accordo con l'ipotesi di alzare le imposte per i più ricchi per ridurre il debito pubblico. La tassa interesserebbe l'1% della popolazione. Al momento pero' il governo non ha in cantiere novita' su questo fronte, anzi negli ultimi 14 anni il trend e' stato praticamente opposto: la tassa a carico dei ricchi e' scesa costantemente, dal 60,5% all'attuale 45% pagato dai single che guadagnano piu' di 250mila euro.

- USA. Si discute di tassa sui ricchi anche negli Usa, dopo l'appello del finanziere Warren Buffett dalle pagine del New York Times. I milionari dello stato di New York nei giorni scorsi hanno trasmesso una lettera aperta ai legislatori federali chiedendo un'estensione della 'millionaire's tax'.