Fronte ampia, occhi grigi, piccoli e infossati, naso grosso. Capelli corti di colore marrone scuro. Eta' 54 anni. Jack lo Squartatore, nel nuovo identikit messo a punto dall'ex detective inglese Trevor Marriot e pubblicato dalla Bbc, ha la faccia di Carl Feingenbaum, arrestato e condannato a morte a New York per l'omicidio, avvenuto nel 1894, della sua affittacamere di Manhattan. Un crimine diverso, ma non troppo, da quelli che nell'autunno del 1888 gettarono Londra nel terrore. Piu' di 200 sono stati i sospettati dei cinque delitti che ebbero altrettante prostitute come vittime, cent'anni prima che Stig Larsson raccontasse con grande potenza narrativa l'odio contro il genere femminile.
L'uomo che odiava le donne - in una Londra immersa nei fumi e nelle nebbie dickensiane (il Charles descrittore di un Tamigi livido e fangoso in cui le imbarcazioni s'imbattevano in cadaveri) - secondo Marriott era un mercante e marinaio tedesco, originario di Karlsruhe, citta' del sudovest della Germania. L'ex investigatore, che al cold case piu' famoso della storia ha dedicato gran parte della sua vita, ne e' sempre stato convinto. Innanzitutto, perche' fu proprio l'avvocato newyorchese di Feigenbaum, William Sanford Lawton, a puntare il dito contro il proprio cliente per la catena di omicidi di avvenuti a Whitechapel. Feigenbaum era stato arrestato e giustiziato sulla sedia elettrica della famigerata prigione di Sing Sing per aver trucidato Juliana Hoffmann, americana di origini ungheresi che nella Grande Mela gli affittava una camera per dormire. L'assassinio avvenne nel 1894, sei anni dopo i fatti di Londra, e il tedesco fu arrestato mentre fuggiva dalla scena del delitto. All'epoca la polizia trovo' anche un lungo e affilato coltello, coperto di sangue, che fu ritenuto l'arma del crimine. Il suo legale si insospetti' quasi subito, tanto piu' che Feigenbaum gli rivelo' di soffrire di un disturbo che lo spingeva ad uccidere e mutilare le donne. Cosi, nel 1896, l'avvocato dichiaro' alla stampa di aver fatto alcune ricerche e di poter localizzare il marinaio-mercante nel quartiere di Whitechapel proprio nel periodo in cui il fantomatico Jack lo Squartatore terrorizzava l'Inghilterra.
Secondo Marriot, la circostanza e' piu' che possibile. Feigenbaum, infatti, lavorava per la compagnia mercantile Nord Deutsche Line, che aveva una nave - la Reiher - che risulto' ormeggiata a Londra proprio nei giorni dei delitti (tutti tranne uno). Le banchine della capitale londinese si trovavano a poca distanza da Whitechapel, zona molto frequentata dai marinai dell'epoca, in cerca di donne e divertimenti. E cosi', afferma Marriott, il tedesco avrebbe potuto colpire le sue vittime, rifugiandosi poi indisturbato a bordo della sua nave. L'investigatore ha scoperto inoltre che, tra il 1889 e il 1894, vi furono una serie di brutali omicidi irrisolti in Germania, nell'area di New York e nella stessa Londra: casi che ricordavano assai da vicino le gesta criminali del celebre serial killer. L'identikit tracciato da Marriott si basa su documenti d'epoca, in particolare sulla scheda compilata dai secondini americani nel momento in cui Feigenbaum fu rinchiuso in prigione. Nel form si parla di un uomo dalla "complessione media", alto poco piu' di un metro e 50 e parzialmente sdentato. Feigenbaum, a quanto risulta, aveva anche un specie di tatuaggio a forma di ancora sulla mano destra, alla base tra il pollice e l'indice.
Non e' la prima volta che si tenta di dare un volto a Jack lo Squartatore. In Gran Bretagna gia' nel 2006 un team di storici, detective e medici aveva tracciato un identikit sulla base degli indizi e della testimonianze raccolti dalla polizia del tempo. Secondo questa ricostruzione, il serial killer era alto un metro e 68, aveva larghe mascelle e lungi baffi neri.