Fra le conseguenze deleterie del cambiamento climatico vanno considerati i tassi crescenti di malattie mentali. Secondo una ricerca australiana, condotta dall'autorevole Climate Institute, la perdita di coesione sociale in seguito a severi eventi legati al cambiamento climatico, come cicloni e siccita', puo' essere legata ad ansia, depressione, stress post-traumatico e abuso di droghe.
Il rapporto, intitolato 'Un clima di sofferenza: il reale costo dell'inazione sul cambiamento climatico', definisce gli ultimi 15 anni "un'anteprima della vita sotto un riscaldamento globale incontrollato". Lo studio collega la siccita' durata un decennio e i recenti cicloni, incendi e alluvioni, con l'indebolimento delle strutture sociali causato dalla perdita di lavoro e dalla conseguente instabilita', ricordando che nelle comunita' rurali del paese il tasso dei suicidi e' aumentato dell'8%.
"Ci sono prove realmente chiare degli effetti di severi eventi meteorologici e disastri naturali sulla salute mentale. Ora abbiamo mezzi piu' accurati per valutare le conseguenze di questi eventi", ha detto uno degli autori dello studio, il prof. Ian Hickie dell'Istituto di ricerca sul cervello e la mente. "Quello che finora e' stato gravemente sottovalutato e' l'effetto sulla coesione sociale, che e' molto difficile da ricostruire e ha effetti critici sulla salute mentale degli individui".