A Stromboli esperimento di vita ‘primordiale’


Stampa

Un laboratorio del futuro

Economia del baratto, scambio solidale e mutuo soccorso in un isola lontana da tutto

di Maria Vittoria De Matteis

Economia del baratto, scambio solidale e mutuo soccorso sono concetti fondamentali in un isola lontana da tutto come Stromboli. Soprattutto d’inverno. Oltre agli anziani, l’hanno capito anche quei giovani che hanno fatto un cambio di vita radicale.

Davide, giovane compositore romano, ha eletto l’isola a suo domicilio abituale, facendone un esperimento di vita quasi ‘primordiale’. Vive nel podere dei suoi avi, creando le condizioni per una spensierata autarchia. Preferisce parlare di ‘recupero’, più che di invenzione “perché le case antiche erano già autosufficienti e progettate in modo intelligente dai pescatori del luogo.”

Ha fatto scavare un pozzo artesiano da cui attinge acqua salmastra e sulfurea a 28° che fa decantare in una S.P.A. personale in giardino. Ha poi previsto un dissalatore marino di 3kw che rende l’ acqua potabile che -unita a quella nella cisterna- garantisce autonomia di irrigazione e di consumi a lui e alla sua famiglia.

Alle piante autoctone (canne, capperi, ulivi, nespoli, fichi, agave) ne ha affiancate altre, grazie alle condizioni climatiche: come quella del sapone (che produce bacche da mettere in lavatrice), melograno (che fruttifica d’inverno), bambù (utile per le costruzioni), canna da zucchero (per dolcificare), carrube (per la farina), macadàmia (che produce noci in autunno). Proverà a piantare anche il caffè… Un forno solare, con pannelli riflettenti a raggiera, consente -senza alcun costo- di cuocere qualunque cosa. E una stufa a legna gli assicura calore d’inverno.

Amici strombolani gli hanno realizzato una costruzione leonardesca: un’ avveniristica architettura di pannelli solari piatti scorrevoli, per consentire la manutenzione dei solai di copertura del tetto -necessaria per la sismicità dell’isola- a basso impatto ambientale e molto funzionali.

Nelle sere d’inverno compone brani, e con i suoi amici isolani progetta soluzioni alternative e pratiche per affrontare la brutta stagione. Come un collegamento satellitare ad Internet, o un associazione di volontariato, o una banda musicale che gira in Ape (elettrica) per l’isola.