L'ultima a finire sotto i riflettori è stata la dieta delle proteine ideata Dukan, che ha avuto come testimonial star internazionali come la cantante Jennifer Lopez e persino una principessa: Kate Middleton, arrivata in perfetta forma sull'altare nel giorno del 'royal wedding'. Prima di Dukan, una lunga schiera di guru delle diete ha infiammato i cuori delle donne in guerra con la bilancia. Oggi un'altra 'formula magica' per chiudere la porta in faccia ai chili di troppo sta vivendo il suo quarto d'ora di celebrità: è la 'dieta della personalità' che debutta Oltreoceano, accolta con pareri controversi da stampa e comunità di dietologi.
Inventore della nuova strategia un neuroscienziato, Daniel Amen, che in un libro spiega le sue teorie sulle diete e fornisce una serie di consigli per vincere la guerra alle tentazioni e raggiungere la meta del 'peso forma'. L'esperto promette risultati sorprendenti e propone diete 'tagliate' sulla personalità di chi le deve seguire. In altre parole: "Dimmi che tipo sei e ti dirò come dimagrire". Questo il messaggio. Dunque gli 'aspiranti' maratoneti della dieta, secondo il neuroscienziato, devono dimenticare la conta delle calorie, o teorie come la selezione degli alimenti in base al gruppo sanguigno. Basta indagini sulle intolleranze alimentari.
Se davvero si vuole perdere perso è necessario concentrarsi sul tipo di personalità. Chi non lo fa e si affida ciecamente a programmi alimentari standard sta solo perdendo tempo ed energie perché non funzioneranno, avverte. Secondo Amen prima di sedute sfiancanti in palestra e digiuni, occorrerebbe fare un "esercizio di consapevolezza, identificare i punti deboli e scoprire cosa queste debolezze ci spingono a mangiare". L'esperto definisce cinque categorie di 'overeater': i mangiatori compulsivi, i mangiatori impulsivi, quelli compulsivi-impulsivi, i mangiatori tristi o emotivi e i mangiatori ansiosi. Per perdere peso ogni gruppo, sostiene l'esperto, deve evitare determinati cibi e mangiarne altri in quantità.
Se davvero si vuole perdere perso e' necessario concentrarsi sul tipo di personalita'. Chi non lo fa e si affida ciecamente a programmi alimentari standard sta solo perdendo tempo ed energie perche' non funzioneranno, avverte.
Secondo Amen prima di sedute sfiancanti in palestra e digiuni, occorrerebbe fare un "esercizio di consapevolezza, identificare i punti deboli e scoprire cosa queste debolezze ci spingono a mangiare".
L'esperto definisce cinque categorie di 'overeater': i mangiatori compulsivi, i mangiatori impulsivi, quelli compulsivi-impulsivi, i mangiatori tristi o emotivi e i mangiatori ansiosi. Per perdere peso ogni gruppo, sostiene l'esperto, deve evitare determinati cibi e mangiarne altri in quantita'.
Amen scrive: "Abbiamo esaminato i cervelli dei nostri pazienti oversize e abbiamo scoperto che non c'era un solo schema mentale associato con l'essere in sovrappeso: c'erano almeno cinque tipi diversi". Questa la teoria dell'esperto, che ha pero' incontrato lo scetticismo dei dietologi Usa.
I mangiatori compulsivi, sostiene, "tendono a restare focalizzati sul pensiero del cibo". Per questi tipi, una dieta ricca di proteine e' inutile, assicura l'esperto, perche' tali alimenti sono pensati per aumentare la concentrazione e i soggetti compulsivi ne hanno gia' molta. In questo caso la scelta ideale e' piuttosto quella di mangiare carboidrati complessi, suggerisce Amen, perche' aiutano l'organismo a produrre piu' serotonina, migliorando l'umore.
Questo stesso meccanismo, e dunque il consumo di carboidrati complessi, e' invece disastroso per i tipi impulsivi perche' semplicemente abbassa ulteriormente il loro controllo. Questa categoria di mangiatori dovrebbe consumare alimenti come il pollo e l'avena che aumentano i livelli di dopamina nel cervello e la concentrazione, assicura il neuroscienziato.
Per i compulsivi-impulsivi Amen suggerisce di concentrarsi sull'attivita' fisica, mentre i tipi emotivi dovrebbero aumentare il consumo di acidi grassi omega-3, perche' aiutano a calmare l'organismo riducendo l'infiammazione. I mangiatori ansiosi, che fanno uso di alimenti "per curare i loro sentimenti di tensione, nervosismo e paura", dovrebbero evitare alcol e caffeina, sostiene ancora il neuroscienziato, e scegliere una dieta ricca di un amminoacido, la glutammina, che si trova in lenticchie, broccoli e noci.