Tempesta "storica e pericolosa"


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Irene, 10 centrali sul suo cammino

Si trovano lungo il versante della Costa Est che sarà colpita dall'uragano t

Sono oltre una decina le centrali nucleari che si trovano lungo il versante della Costa Est che nelle prossime ore sara' colpita dall'uragano Irene.

Tutti questi impianti, informa il Nuclear Regulatory Commission, (Nrc, l'ente nucleare americano), si stanno preparando per superare senza problemi l'eventuale black out o i danni provocati dal vento o dall'acqua. Al momento, pare che tutti gli impianti continueranno a funzionare regolarmente durante la tempesta. Alla base atomica Dominion Resources Inc's Millstone, nei pressi di Waterford, in Connecticut, i tecnici stanno testando il sistema di barriere anti-alluvione e di porte sottomarine costruite appunto per mantenere i reattori asciutti e completamente al riparo da ogni tipo di innalzamento dell'acqua provocato da uragani.

Obama: "Tempesta storica, evacuare"
''Irene e' un uragano storico, pericoloso. Stiamo prendendo la situazione molto seriamente. Se serve evacuare, fatelo ora, senza aspettare''. Barack Obama lancia l'allarme e annuncia che tornera' a Washington gia' stasera, un giorno prima del previsto. Parlando da Martha's Vineyard, dove ha trascorso gli ultimi giorni tra vacanze e briefing di lavoro, il presidente americano conferma che la minaccia che verra' dal cielo nelle prossime 36 ore e' maledettamente seria. Piu' che il vento, preoccupa l'acqua, tanto che a New York si teme uno tsunami, con onde alte dieci metri. Da giorni la Casa Bianca monitora la situazione, mobilitando gli uomini della dipartimento della Sicurezza Interna e della Protezione Civile. Sono gia' scattate le prime evacuazioni nel sud del Paese, nella Carolina del Nord, dove sono tradizionalmente abituati a questi fenomeni. Le prime carovane di auto stanno cercando rifugio nelle zone dell'interno.

Ma e' al nord che cresce ora dopo ora l'ansiosa attesa e anche la preoccupazione per quello che si prevede un lungo week end di paura. Negli Usa hanno tutti ancora impresse negli occhi le drammatiche immagini del 2005, di New Orleans completamente devastata dall'acqua dopo il passaggio di Katrina. Ma la Louisiana e' lontana, rispetto a Manhattan. Nel giro di poche ore, Irene scarichera' infatti tutta la sua potenza distruttrice, con vento e pioggia, dalla Florida al New England. Un raggio vastissimo, che coinvolgera' in prima battuta le localita' turistiche della costa, ma stavolta colpira' anche le due citta' piu' popolose del versante atlantico, Washington e soprattutto New York. E qui, a Manhattan, gli esperti del National Oceanic and Atmospheric Administration hanno lanciato l'allarme piu' drammatico.

Secondo loro, nella Grande Mela Irene potrebbe avere ''conseguenze catastrofiche''. Tanto che il sindaco Michael Bloomberg ha gia' ordinato l'evacuazione obbligatoria delle zone vicino alla costa, incluso Battery Park a Manhattan, Coney Island a Brooklyn e Far Rockawway nel Queens. Tra gli scenari previsti, quello di un'inondazione dalle conseguenze ''devastanti'', paragonabili a uno tsunami: sotto l'acqua finirebbero infatti da Wall Street all'aeroporto JFK. Senza contare l'allagamento della metropolitana e le preoccupazioni per il tunnel sotto l'East River che collega Brooklyn a Manhattan. Prospettive apocalittiche per una citta' che vive sull'uso dei mezzi pubblici e che, solo la settimana scorsa, e' andata in tilt per una scossa di terremoto che comunque non ha causato nemmeno il crollo di un cornicione.

Ma mentre le autorita' raccomandano, lungo tutta la costa, di fare scorta di acqua e cibo, quello che appare pressoche' certo e' un black out di dimensioni impressionanti. Non solo nelle localita' piu' sperdute, ma anche nei centri piu' grandi. A Washington, ad esempio, purtroppo l'elettricita' spesso viaggia sui fili, cosi' basta un acquazzone un po' piu' violento del solito, per buttare giu' un palo e addio corrente. E su questo punto, lo stesso Segretario di Stato, Janet Napolitano ha fatto appello a tutti i cittadini della costa perche' si preparino a una ''interruzione della corrente elettrica di vaste proporzioni''. Intanto, come sempre qui negli Usa, si stima in anticipo quanto Irene potrebbe costare alle casse dello Zio Sam. Secondo le prime previsioni si tratta di danni per 13,9 miliardi dollari.