Lourdes è l’ ombelico dei Pirenei, punto di partenza per chiunque voglia farsi una giro per quella dorsale montuosa che separa la Francia dalla Spagna, e che pian piano degrada sino all’Atlantico, in quel di Finisterre”, lì dove “la terra finisce e comincia il mare”, e dove furono sbarcate le spoglie di San Girolamo. Sui crinali dei Pirenei la storia ha lasciato segni importanti e riconoscibili, a partire dalla leggenda del paladino Orlando, la cui furia fermò i Mori al passo di Roncisvalle, bloccando l’invasione araba del continente. Le tracce del cristianesimo qui sono sparse un po’ dovunque, non foss’altro perché proprio da Lourdes partono due dei “camini” che portano a Santiago di Compostela. Una volta lasciata Lourdes, campo base per il giro pirenaico, basta consultare una guida per incrociare uno dei tanti cammini religiosi che si intersecano nelle valli. Come quello che passa per Saint Lizier, borgo medioevale di origini romane, inserito nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Per 1300 anni è stato sede di un vescovado e la cattedrale, ben conservata, risale al 1117. Bellissimo il chiostro, suggestiva l’antica farmacia (1764) annessa all’ospedale. Inevitabile una passeggiata negli stretti vicoli del paese, dove fanno bella mostra di sé antiche case a graticcio, infiorate come nei giorni di festa. Dall’ampia vallata di Sain Lizier si approda ad Ax le Bains, importante centro termale e stazione sciistica, dove si convogliano le acque solforose-sodiche di 80 sorgenti che arrivano dalle viscere della terra e vengono usate per trattare una lunga serie di patologie. Lasciata Ax le Bains, dopo un bel po’ di saliscendi per gole e vallate, si approda all’abbazia di San Michele de Cuxa, a Codalet, sorvegliata dall’alto dal massiccio del Monte Canigou. Il complesso edilizio del monastero (XI secolo), ben conservato, è abitato da una comunità di benedettini.
Un’oasi di spiritualità immersa nel verde, che si ritrova anche nel priorato di Serrabona, altro luogo di infinita bellezza, fondato dai monaci agostiniani nell’XI secolo. Arroccato su una montagna, il priorato è costituito da una chiesa di fattezze romaniche, al cui interno spicca una tribuna (il pulpito) in marmo rosa, una rarissima struttura dell’arte catalana. Particolare il chiostro, che per via della posizione (si affaccia su un baratro) è a forma di galleria senza spazio aperto al centro. Fra un giro e l’altro, consigliata una sosta rilassante nelle antiche terme di Molitg Les Bains, immerse in una sorta di canyon lussureggiante, dove ci si può fare pace con il mondo. E con se stessi. (M. I.)
Nelle foto, dall'alto: Molitg Les Bains, San Michele de Cuxa e il Priorato di Serrabona. Le immagini sono di Maurizio Iorio