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I plasticofagi
Forse c'è una speranza a fronte del
mare di plastica che ci assedia. Una
ricerca dell'Università del Queensland
ha scoperto che alcune specie di inset-
ti, in particolare le larve del tene-
brione, un coleottero molto usato nel
cibo per animali, sarebbero capaci di
degradare il polistirene, una comune
plastica, trasformandola in qualcosa di
non tossico. Un effetto portentoso dei
microbi presenti nel loro apparato di-
gerente.
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Almanacco 401 Meteo 700
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I plasticofagi
La stessa capacità sarebbe presente
anche nelle tarme della cera. "Una
singola larva - spiega il biologo Paul
Smith - può consumare fino a 20 mg di
plastica al giorno, offrendo una possi-
bile soluzione al crescente problema
delle microplastiche che contaminano
oceani, suolo e catena alimentare uma-
na". Adesso, la ricerca si sta concen-
trando sulla bioingegneria attraverso
cui migliorare questi processi ed
estenderli al più largo spettro delle
plastiche, in modo da rendere sempre
più efficace e veloce il processo e ap-
plicarlo su larga scala. 2/2
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